Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)
[JWorld:]
>> L'esito di una misura non dipende dai desideri dell'osservatore.
>
>Certo,
>dipende dallo strumento di misurazione che usa!
Be', se e` questo che intendevi dire, e` una cosa, ma quello
che avevi scritto sembra tutt'altro:
>Secondo l'interpretazione dei molti mondi ogni evento quantistico che pu�
>avere pi� di un risultato detemina necessariamente un nuovo mondo (una nuova
>configurazione della RAM) per ogni risultato. In nostro libero arbitrio si
>esercita (quando � possibile) scegliendo in quale mondo continuare
>l'esperienza.
In quell'interpretazione i vari mondi differiscono solo per
la parte normalmente considerata casuale di un evento
quantistico. La possibilita` di scegliere consapevolmente uno
di questi mondi avrebbe l'unico effetto di distorcere le
probabilita` quantistiche, fatto questo mai osservato.
Ora scrivi che la scelta consapevole consiste nello scegliere
i dettagli del processo di misura. Questo significa poter
decidere in cosa differiranno i mondi che si verranno a
creare, non il poter scegliere quale di essi debba essere
"reale".
Se poi intendevi "scelta non consapevole", ossia casuale,
allora mi pare arduo chiamarla libero arbitrio.
Ciao
Paolo Russo
Received on Wed Oct 09 2002 - 22:26:07 CEST
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