Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Mon, 14 Oct 2002 18:47:36 GMT

[JWorld:]
>2) Secondo altri la realt� � un sottoinsieme della fuffa. Cio� c'� qualcosa
>l� fuori che pur esistendo non possiamo percepire n� direttamente n�
>indirettamente con i nostri sensi, quindi non � parte della realt�.
>Chiamiamo questo qualcosa, tanto per dargli un nome, CICCIO.

Il problema e` che, in base a quello che scrivi dopo, questo
CICCIO sarebbe inosservato ma potenzialmente osservabile,
ossia parte della realta`.
Nessun motivo teorico impedisce di approfondire lo studio del
cervello quanto basta per appurare se i neuroni sono o non
sono, come tu suggerisci, degli amplificatori di eventi
quantistici. Da quel poco che so, a me non sembra. La scarica
di un neurone dipende dalle scariche che riceve e dagli stati
delle sinapsi. Il "rumore" quantistico non so quanto peso
possa avere; cosi' a occhio mi aspetto che possa avere una
qualche importanza solo se il neurone riceve stimoli
vicinissimi alla soglia di eccitazione. In sostanza, questo
tuo libero arbitrio quantistico esisterebbe solo nelle (rare)
situazioni di estrema indecisione, quando geni, ambiente,
memoria eccetera non si sbilanciano in una direzione
piuttosto che nell'altra.
Ma ammettiamo pure che mi sbagli; non pensi che allora, se un
neurone funzionasse come un fotomoltiplicatore, dovrebbe
essere teoricamente possibile riuscire a capirlo? Una volta
capitolo, sarebbe inevitabile ipotizzare CICCIO per spiegare
come mai il cervello non produca risultati del tutto casuali.
Sarebbe anche possibile studiare CICCIO dalle sue
manifestazioni. Insomma, CICCIO non sarebbe CICCIO.

>Cio�, ci deve essere un neurone che ad un dato momento inizia il segnale
>che, via via amplificato, produce il movimento fatale. In tale neurone, cio�
>si verifica un evento (quantistico ovviamente) che determina una reazione
>causa-effetto che ad un certo punto cessa di essere quantistica perch�
>diventa macroscopica e quindi dagli effetti deterministici. Non pu� essere
>altrimenti pensaci.

Ci penso e, come ho gia` scritto, non mi sembra proprio ne'
che debba essere cosi' (il cervello non parte mica da uno
stato resettato, non c'e` motivo di escludere che ci siano
loop molto complessi), ne' che sia anche solo molto
plausibile sulla base di cio' che sappiamo.

[ipotetico universo deterministico]
>In tale universo non non saremmo
>responsabili delle nostre azioni. Avremmo, semmai, l'illusione di esserlo.

Comprendo il tuo punto di vista ma non lo condivido.
Di conseguenza non vedo la necessita` di cui parli:

>L'unica assunzione plausibile per postulare l'esistenza della libert� di
>scelta � quella che prevede l'esistenza di un qualcosa al di fuori della
>realt� (riecco CICCIO) ma che possa, in qualche modo, infuire su di essa
>determinando in modo univoco (quindi imponendo) il risultato di quella
>transizione quantistica fatale, destinata a produrre effetti macroscopici
>devastanti. Oppure per impedirla.

Potrei chiederti come funziona CICCIO, ossia (che e` la
stessa cosa) quali leggi vi regnino. Sono deterministiche?
Indeterministiche (casuali)? Per salvare il tuo concetto di
libero arbitrio bisognerebbe allora postulare
CICCIO2_LA_VENDETTA, e cosi' via all'infinito?
Voglio dire che queste argomentazioni mi sembrano simili a
quelle di coloro che dicono che niente puo` esistere senza
una causa esterna, quindi l'universo deve averlo creato Dio;
e allora Dio chi lo ha creato? Il problema creato
dall'arbitraria introduzione di quel postulato non viene
quindi risolto, ma solo posposto di poco. Voglio dire, uno
creda pure a quel che vuole, ma sul piano logico il
ragionamento non ha forza.

>Secondo l'interpretazione dei molti mondi, CICCIO sceglie in quale mondo
>continuare l'esperienza.

A beneficio di chi ci segue: nella *tua* personale versione
"ciccistica" dell'interpretazione a molti mondi.

><science fiction mode>
>Se qualcuno misurasse lo stato quantico degli elettroni esterni di certe
>catene di atomi presenti nei nostri neuroni e si accorgesse che si
>comportano in modo *strano* cio� non seguissero le leggi quantistiche. Che
>cosa pensi si dovrebbe dedurre? Che la MQ, almeno per una volta, �
>sbagliata? Oppure che *qualcosa* di non reale (CICCIO) influisce con la
>realt�?

Che qualcosa di reale (per definizione) mai osservato prima
sta influendo su quella parte di realta` che e` gia` stata
osservata prima.
Comunque, come ho scritto sopra, non credo che per mettere
alla prova le tue tesi si renda necessario arrivare
all'elettrone; il neurone dovrebbe bastare, no?

></science fiction mode>

Ciao
Paolo Russo
Received on Mon Oct 14 2002 - 20:47:36 CEST

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