foice ha scritto:
>ok i trucchi dei chimici per questo conto sono ben noti ...
Questo proprio non lo direi... ;)
La prima volta che mi capito' tra le mani un trattato serio di
chimica-fisica mi resi conto che di termodinamica avevo ancora molto da
imparare (e smisi per pudore di parlare dell'entropia dell'universo...).
>> Nei testi di chimica e in vari manuali trovi le cosiddette "entropie
>> standard", che sono appunto le entropie di varie sostanze in uno stato
>> definito (solitamente pressione 1 atm, temperatura 298 K). Con queste
>> puoi fare tutto, ma come sono state determinate?
>eccolo li il nostro problema ...
Le entropie standard sono riferite a 25 C ed 1 atm per ovvie ragioni
pratiche, ma lo standard primario e' proprio il principio di Nernst,
come gia' ribadito da E.Fabri.
Per calcolarle bisogna conoscere i calori molari a pressione costante
(in funzione di T), le entalpie di trasformazione (per i cambiamenti
di fase) e l'equazione di stato della sostanza considerata.
Esempi di calcolo si possono trovare sui libri di chimica-fisica.
La termodinamica e' uno strumento teorico potente, ma a livello
applicativo richiede la conoscenza delle funzioni di stato delle
sostanze reali e queste non sono determinabili senza un adeguato
background di dati sperimentali. Percio' il fisico teorico deve cedere
il compito alla specialista, ma IMO la chimica-fisica si muove su basi
termodinamiche rigorose e non su trucchi di calcolo.
>ah, non lo sapevo che Plank pure qui c'aveva lo zampino ...
Ti faccio omaggio del principio di Nernst nella formulazione proposta
da M.Planck:
"Die Entropie jedes festen K�rpers aus lauter gleichartigen
Bestandteilen, der sich im ungehemmten Gleichgewicht befindet, n�hert
sich bei Ann�herung an den absoluten Nullpunkt T=0 unbegrenzt dem Wert
Null.
Ciao! ;)
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Elio Proietti
Debian GNU/Linux
Received on Sat Sep 28 2002 - 15:48:51 CEST