Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: Emilio <ermilio.revil_at_tin.it>
Date: Thu, 03 Oct 2002 18:37:00 GMT

"Zag" <zag_at_tecnobiomedica.it> ha scritto nel messaggio
news:3D9C5028.303_at_tecnobiomedica.it...

> Se e' cosi' perche' abbiamo la responsabilita' civile e penale delle
> nostre azioni?
>
Perch� oltre al caso c'� la necessit�, necessit� che ha selezionato un
sistema di valori che rendesse stabile la societ�, cio� solo le societ� in
cui fosse maturata una morale ed il concetto di responsabilit� penale
sarebbero sopravvissute.
Quindi rimane la nostra responsabilit�: quello in cui non credo e che non so
neppure definire altrimenti � il controllo del mio flusso di pensiero.
Del resto anche chi applica la pena a chi non controlla il suo flusso di
pensiero non controlla il suo flusso di pensiero.
Non riesco neppure a pensare di essere libero di pensare quel che penso.
E qualcuno deve avere la volont� di voler pensare quel che penso e cos�
via...

> Se e' cosi' siamo incapaci di volere, e quindi siamo incolpevoli.

E' vero, ma non solo, infatti non essendo incapaci di volere pensare quello
che pensiamo anche il valore della nostra stessa individualit� �
un'illusione.
In fondo non siamo altro che un aggregato di cellule che vive e pensa, ma
siamo parte del tutto, se vuoi � il tutto che ci illude di essere cos�
importanti nell'universo, ne siamo un pezzettino.
D'altro canto un mondo spirituale separato non esisterebbe, sarebbe in
questo mondo.

Quindi: ridimensionamento della nostra importanza individuale.
E valorizzazione del pensiero e delle idee come facenti integralmente parte
del nostro mondo.

A me questo punto di vista � servito per accettare pienamente non solo me
stesso, ma anche le difficolt� ed i colpi che ho ricevuto dalla vita.
Da quando l'ho adottato vivo meglio e nulla mi tange: se vuoi � un
atteggiamento vicino a quello induista che afferma che l'universo �
illusione, ma assieme a lui anch'io.
Non so se � troppo comodo il mio punto di vista: so che preferisco pensare
cos� che pensare che mio padre sia un'anima in pena SOLA nell'aldil�.
A me � molto di aiuto, ma so che il mio � un atteggiamento RELIGIOSO, con la
stessa validit� e probabilit� di essere vero di quello di un cattolico o di
un antico romano, che mi permette per� di accettare i progressi che si fanno
ogni giorno in neurologia.
Se ti interessa qui vedi una sintesi del mio pensiero, della mia storia e
del perch� mi � d'aiuto non credere nell'immortalit� e neppure
nell'esistenza dell'anima:
www.revil.it

Ciao.
Emilio
Received on Thu Oct 03 2002 - 20:37:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Jan 20 2025 - 04:23:12 CET