Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Thu, 03 Oct 2002 19:03:18 GMT

[Zag:]
Ah, OK, ora ho capito cosa intendevi.
Credo che sia tutto un equivoco sul cosa si debba
intendere per "libero arbitrio". Io lo intendo come la
liberta` di fare cio` che mi va di fare (a parte le limitazioni
etiche che sono un altro discorso).
Se poi e` un qualche tipo di determinismo a fissare
cosa sia esattamanete quel "cio` che mi va di fare",
mi sembra che cio` non impatti assolutamente sulla
mia liberta` di fare cio` che mi va di fare.
Semplice questione di seguire le definizioni.
In altre parole, il determinismo (supponendo esista) ci
"costringe" a fare cio` che ci va di fare. Non riesco
assolutamente a vederla come una limitazione della
nostra liberta` d'azione. Sarebbe come se mi lamentassi
per l'incapacita` di cambiare le mie azioni passate.

Per quanto riguarda il "perche' allora veniamo puniti":
per due ragioni:
1) Perche' ne teniamo conto nel decidere cio` che ci va
di fare. Se non ci fossero le punizioni alcuni di noi si
comporterebbero diversamente (male).
2) Perche' in questo modo gli individui asociali vengono
messi in condizione di non nuocere per un po'.

Insomma senza punizioni il futuro (determinato) sarebbe
assai peggiore. Mi pare un'ottima ragione, e in fondo
penso sia l'unica ragione per cui l'evoluzione ci ha portato
a sviluppare un certo senso istintivo di giustizia.

Se poi per libero arbitrio vogliamo intendere qualcos'altro,
non c'e` problema, dammi una definizione di cosa
intendi tu e vediamo a cosa porta.

Ciao
Paolo Russo
Received on Thu Oct 03 2002 - 21:03:18 CEST

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