Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sat, 05 Oct 2002 19:58:33 GMT

[Zag:]
>Per libero arbitrio credo si debba intendere non solo l'ILLUSIONE di
>poter influire sul futuro (sia individuale che sociale che cosmico) ma
>l'effettiva reale possibilita' di influirvi.

Se c'e` il determinismo, il futuro e` fissato... da noi.
Perche' questo fatto non dovrebbe essere visto come
effettiva reale possibilita` di influire sul futuro? Lo
determiniamo addirittura.

>Da questa possibilita' e solo da questa deriva la responsabilita'
>personale delle nostre azioni.

In realta`, sebbene abbia deciso di intervenire in questo
thread, continuo a non capire cosa c'entri il libero arbitrio
con il determinismo.

Mi spiego meglio. Democrito diceva che ogni cosa deriva dal
caso e dalla necessita`. Mi riuscirebbe estremamente
difficile non essere d'accordo, ossia immaginare qualcosa di
diverso, che non sia ne' casuale ne' deterministico: o l'uno,
o l'altro. In generale, un fenomeno puo` avere componenti
deterministiche e altre casuali; non sto qui parlando delle
teorie fisiche correnti, e` un discorso generico.
Cosa determina i miei pensieri e le mie azioni?
In generale, a priori, alla base ci potrebbe essere qualcosa
di deterministico e/o qualcosa di casuale. Ammesso e niente
affatto concesso che il determinismo uccida il libero
arbitrio, la casualita` e` forse meglio? Se nel mio cervello
ci fosse un dadino che prende le decisioni, sarei forse
libero? Responsabile delle mie azioni? Sarei io a decidere, o
il caso? Evidentemente il caso, no? Insomma se c'e`�il
determinismo comanda la necessita`, se non c'e` comanda il
caso. Quand'e` allora che comando io? Quello che intendo dire
e` che a mio avviso la questione del libero arbitrio non ha
assolutamente niente a che fare con il determinismo (che ci
sia o non ci sia non fa differenza); ha invece a che fare con
il concetto dell'io.

Se il libero arbitrio e` quando sono io a decidere le mie
azioni, allora cos'e` "io"? Il problema e` tutto qui. Se non
definisco che vuol dire "io", poi non posso capire se sono
"io" a decidere i miei pensieri.
Direi che "io" sono un pezzo di materia soggetto a certe
leggi abbastanza deterministiche, con la possibilita` tuttora
aperta che esista o no una certa casualita` quantistica che
fa da rumore di fondo. Non c'e` quindi il minimo dubbio che
sia "io" a decidere le mie azioni, che ci sia o non ci sia un
perfetto determinismo nelle leggi fisiche.
L'idea dell'inesistenza del libero arbitrio sostanzialmente
dice che non sono io a decidere, ma i miei geni, l'ambiente
in cui sono vissuto, eccetera... in una parola, non sono io a
decidere ma i miei neuroni. Ed e` qui il punto che a mio
avviso non va: io sono i miei neuroni, o meglio fanno parte
di me. I miei geni, le mie esperienze, fanno parte di me,
inutile negarlo; quindi, quando dico che tutte queste cose
determinano i miei pensieri, non sto facendo altro che dire
che "io" determino i miei pensieri, solo lo dico con altre
parole. Non mi sembra che cambiare le parole cambi la realta`
dei fatti.
Se qualcuno non pensa che questo sia libero arbitrio, lo
inviterei a spiegarmi in quali condizioni teoriche
(determinismo no, indeterminismo no...) esisterebbe allora
questo fantomatico libero arbitrio. Giusto per capire di
cosa stiamo parlando.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sat Oct 05 2002 - 21:58:33 CEST

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