Re: Sonde spaziali

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 17 Sep 2002 19:53:56 +0200

Gianni Comoretto ha scritto:
>> 1) distribuire il segnale su una banda molto larga, per evitare che
>> venga soverchiato da un rumore localizzato a una frequenza coincidente
>
> No, su una banda stretta: per il teorema di Shannon citato. Il rumore
> e' KTB, proporzionale alla banda.
Avrei dovuto pensare che c'era in giro qualcuno che su queste cose ci
lavora...
Pero' non mi hai mica convinto.
O meglio: mi pare che dipenda dal tipo di rumore. Nel caso delle sonde
spaziali mi pare di capire che domini ilrumore termico del
trasmettitore, e allora e' chiaro che allargando la banda ci si perde.
Pero' ... vedi dopo.
Nel caso del GPS so per certo che la banda e' larga (mi pare 1 MHz)
perche' li' il rumore piu' temibile sono interferenze di altre sorgenti
radio, e allora ci cerca di lavorare in modo che non avere rumore
correlato al segnale.

Il pero' si riferiva a questo. Il teorema di Shannon cui mi riferivo non
era quello di Shannon-Nyquist sul rumore termico, ma quello di
Shannon-Hartley sulla capacita' del canale:
C = B*ln(1 + S/N).
Ora supponiamo che N sia proporzionale a B, come nel rumore termico.
Resta che C e' funzione crescente di B (ha un limite finito per B che va
a infinito). Quindi ci si guadagna sempre a lavorare con banda larga, a
parita' di potenza totale del segnale.
Dato che la tua informazione sulle sonde non la posso mettere in
discussione, come si spiega l'apparente contraddizione?
Puo' darsi che proprio per la scarsa capacita' di elaborazione, su
quelle sonde non fosse realizzabile la complicata codifica occorrente
per sfruttare una banda larga?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Tue Sep 17 2002 - 19:53:56 CEST

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