Chiarimenti sul principio di minima azione.

From: Quantum Leap <demonstrare_at_gmail.com>
Date: Wed, 01 Dec 2010 10:47:12 +0100

Nel cercare informazioni sul principio di Hamilton mi sono imbattutto su
questo sito
http://www.arrigoamadori.com/lezioni/Miscellanea/PrincipioDiMinimaAzione.htm
dove viene riportata una spiegazione del principio di minima azione.
Quasi sul finire della spiegazione l'autore afferma che il "moto reale"
fra il punto iniziale ed il punto finale � quello per cui l'area,
formata dal grafico della lagrangiana L, � minima. Poi continua "Le
varie funzioni orarie possibili determinano grafici della lagrangiana
con relative aree via via diverse. il moto avver� solo con l'equazione
oraria che rende minima quell'area.....il principio di minima azione si
esprime affermando che l'integrale (l'azione) deve essere minimo."

Una cosa, tra le tante altre :-), che non ho capito � che per quella
particolare funzione oraria scelta il punto sar� soggetto a particolari
forze e conseguenti velocit� che saranno peculiari per ogni legge
oraria, quindi, dov'� che si effettua la scelta? Se ad ogni funzione
oraria � associata una lagrangiana perch� devo considerare quella per
cui l'area del grafico della lagrangiana sia minimo, se ad ogni funzione
oraria corrisponde una altro moto? Perch� mettere insieme le diverse
funzione orarie che non hanno niente in comune se non il tempo e
posizione iniziale e tempo e posizione finale?
Naturalmente da queste domande si evince che non ho colto l'essenza del
principio di Hamilton spero che riusciate a farmelo capire.
Grazie


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Received on Wed Dec 01 2010 - 10:47:12 CET

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