Re: Dualit?onda-corpuscolo
[gianni morando:]
>La relativit� dimensionale non pretende di risolvere problemi
>specifici, ma "giustifica" la variet� degli oggetti della natura.
Ma i modelli attuali la giustificano gia`.
Premesso che tutti i seguenti "dimostra" dovrebbero essere,
se mai, "implica" (dimostrazioni non ne ho proprio viste):
>1) La variante dimensionale dimostra che qualunque oggetto deve essere
>composto "necessariamente" da altri oggetti (inesistenza della
>particella elementare).
Questo e` concettualmente impossibile da verificare.
>2) La variante dimensionale dimostra che il tempo � legato alla
>dimensione degli oggetti.
Ti hanno gia`�illustrato che non e` cosi'.
Faccio un esempio. Lo so che hai scritto che la tua
relativita` dimensionale non pretende di risolvere problemi
specifici, pero` mi tengo sul semplice. Supponiamo di avere
due sfere identiche poste nel vuoto ad una certa distanza. Si
attrarranno e infine si scontreranno dopo un certo tempo. La
mia domanda e`: come varia questo tempo al variare del
fattore di scala? Ad esempio all'inizio prendo sfere di 10cm
distanti 10m, poi moltiplico tutte le misure per 10; come
varia il tempo di collisione nei seguenti tre casi?
1) Sfere di ferro (pura e semplice attrazione
gravitazionale).
2) Due magneti sferici (attrazione magnetica, trascuriamo
pure la gravita`).
3) Un magnete sferico e una sfera di ferro (consideriamo
sempre la sola attrazione magnetica).
Se il tuo principio dimensionale non ti consente di
rispondere a queste tre domande semplicissime mi chiedo a
cosa serva.
>3) La variante dimensionale dimostra che molte leggi della fisica (o
>tutte?) variano con le dimensioni degli oggetti.
Questo lo sapevamo gia`.
>4) La variante dimensionale dimostra che qualunque oggetto "non �
>replicabile" in dimensioni diverse da quelle di appartenenza, perch� i
>componenti sono sempre diversi.
Intendi dire che (ad esempio) e` necessario usare un numero
maggiore di molecole?
>I suddetti principi sono confermati nell'immensa scala dei 44 ordini
>di grandezza in cui l'uomo ha conoscenza.
>Alla variante dimensionale sono legati, per esempio, tutti i calcoli e
>successivi sviluppi della scienza delle costruzioni, le
>caratteristiche dimensionalmente diverse delle ali che vanno dagli
>insetti allo sparviero, la legge delle aree di Keplero.
Nessuno mette in discussione che le leggi fisiche non
presentino invarianza di scala e la cosa non stupisce
nessuno. Se ti limiti a dire questo, non dici nulla di nuovo.
Se vuoi proporre un principio nuovo, quel principio deve
metterti in grado di poter dire qualcosina di piu', prevedere
qualche fenomeno nuovo oppure poter riottenere i vecchi in
modo piu' semplice. Mi par di capire, per tua esplicita
ammissione, che il tuo principio non ti consenta niente del
genere, ma potrei aver capito male.
>I suddetti principi permettono di prevedere, per esempio, la diversit�
>della struttura dell'elettrone e delle sue leggi fisiche rispetto ad
>una goccia d'acqua, ad una stella o ad una galassia.
Se ti permette di prevedere in cosa consistano esattamente le
differenze, la cosa puo` essere interessante; se ti consente
solo di prevedere che ci siano differenze, allora non mi pare
che serva a molto, dato che gia` lo si sapeva senza bisogno
di un principio apposta.
Tu cosa penseresti se ti dicessi che ho escogitato un nuovo
principio fisico (o biologico) che "puo` spiegare perche'
cani e gatti sono diversi"? Forse mi risponderesti: se
fossero tutti uguali non parleremmo di "cani" e "gatti".
>La massima velocit� di un oggetto, guarda caso, si raggiunge con il
>pi� piccolo oggetto conosciuto: il fotone.
Piccolo in che senso? Le particelle non hanno dimensioni,
quello e` un concetto classico. Proprio facendo uno sforzo
possiamo prendere per "dimensione" la lunghezza d'onda; in
tal caso ti comunico che un fotone di luce visibile e` molto,
ma molto piu' grande del piu' grosso degli atomi.
>Questa teoria prevede che le velocit� di oggetti molto pi� piccoli del
>fotone siano superiori a quella della luce e che la MQ abbia dei
>limiti dimensionali e che quindi non sia pi� valida sotto una certa
>"soglia dimensionale".
>Tutto questo � tautologia?
Alcune cose lapalissiane, altre il cui significato non e`
chiaro, qualcuna errata, qualcuna plausibile e altre
indimostrabili. Prova a rispondere al triplo quiz di fisica
usando il tuo principio e forse ne riparliamo. Altrimenti,
davvero, non so di cosa stiamo realmente parlando.
Ciao
Paolo Russo
Received on Tue Sep 03 2002 - 21:49:16 CEST
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