Re: Percezione del tempo

From: Furio Petrossi <furio.petrossi_at_gmail.com>
Date: Sat, 20 Nov 2021 15:36:15 -0800 (PST)

Il giorno lunedì 15 marzo 2021 alle 09:15:02 UTC+1 Antologiko ha scritto:

> è fisicamente ammissibile l'esistenza di una forma di intelligenza (di qualsiasi natura), intesa come sistema fisico, che riesca a percepire il tempo in maniera diversa da come lo percepisce il cervello umano?

Difficile dire cosa percepisce il cervello umano.
Nel riflettere sul tempo si son date sistemazioni diverse nel corso della storia.
C'è un articolo di Max Jammer a proposito, penso mai tradotto in italiano.
E' del 2007, tre anni prima della morte dell'autore.
Ha titolo "Concepts of Time in Physics: A Synopsis" e si può trovare qui
https://pdf.zlibcdn.com/dtoken/4ba5a936f2976e919c608e76451331e9/s00016-007-0349-z.pdf

Mancano alcune interpretazioni recenti, come quelle di Paolo Roversi.


"Fisicamente ammissibile" non lo so, ma - visto che è stata nominata la fantascienza - non sempre la fantascienza è stata così sbrigativa a riguardo.
E' basato proprio su questo tema l'emozionante film "Arrival" di Villeneuve (quello di "Dune").




In realtà il film è tratto dal racconto "Storie della tua vita" di Ted Chiang del 1998, in cui gli alieni, e poi la protagonista, vivevano immersi in un presente comprensivo di passato e futuro personale. Sul piano della fisica si "giustificava" - nel racconto ma non nel film - tale forma di intelligenza con il principio di minima azione usato in modo bizzarro (in cui sostanzialmente non c'era un principio di causa - effetto ma un "unicum" temporale). Il film ha cercato di realizzare il concetto sul piano linguistico in cui una "scrittura" si formava in modo non sequenziale (il racconto è diverso).

Furio Petrossi
Received on Sun Nov 21 2021 - 00:36:15 CET

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