Re: Temperatura della luce?

From: luvUmor_LoveYouMore <stefano10386_at_supereva.it>
Date: Wed, 14 Aug 2002 22:08:18 +0000 (UTC)

-
- Pesco questo discorso particolare
- per fare un discorso piu` generale
-

-
- Elio Fabri ha scritto nel messaggio
 3D5A9CAD.9FD55D4D_at_mclink.it

>
>Dottor Jekyll ha scritto:
>>[...]
-
>[...]
-

>Con discreta approssimazione, la luce del
>Sole e' rad. nera a temperatura 5800 K [..]

 premessa del discorso : spettro
 cosiddetto continuo a campana gaussiana,
 considerato radiazione di temperatura (la
 radiazione nera); piu`, una sovrapposizione
 cosiddetta multiriga, considerata radiazione
 di emissione (righe degli elementi). Ora,
 come e` noto ogni riga e` in effetti una banda
 strettissima, e potendo ingrandirla apparirebbe
 anch'essa come uno spettro continuo

>Altro esempio: il fondo cosmico a microonde
>e' una radiazione nera, T = 2.7 K.

 premessa : spettro shiftato

>Capisci da te perche' la luce di un laser
>e' ben lontana da una rad. nera...

 Cosa capisca lui non lo so. Cio` che capisco
 io e` che alla fin fine il distinguo si riduce tutto
 a una questione di scala, di ampiezza relativa
 della banda considerata. A scanso di equivoci,
 un esempio : immaginiamo che possa esistere
 un universo apparentemente meno esteso del
 nostro, la cui gamma di frequenze osservata
 dai suoi abitanti corrisponda solo a una di quelle
 che noi consideriamo righe di emissione, e
 che quindi tale riga per loro corrisponda a uno
 spettro continuo vastissimo, e che dentro tale
 spettro ci vedano molte righe di emissione,
 per noi cosi` impercettibilmente sottili che
 non possiamo vederle. Diventa quindi intuitivo
 il caso opposto, cioe` che lo spettro da noi
 osservato nel nostro universo possa
 corrispondere a una riga in un altro universo.

 Certo, e` un modello semplice, che chissa`
 quante volte e` gia` stato immaginato per
 una automatica associazione di idee.

 Analogamente, il discorso delle gamme
 d'onda shiftate : anche li`, un fatto relativo a
 seconda dei punti di osservazione, e per fare
 un po' di distinguo sistematico e suddividere
 fenomeni e momenti, in definitiva siamo noi
 a mettere dei paletti che delimitano il campo
 osservato e creano il nostro dominio razionale

 Se non mettessimo di volta in volta dei limiti,
 se non avessimo limiti o avessimo limiti
 ballerini, saremmo incapaci di decidere ed
 agire, e di creare un dominio da ampliare.

 Magari sono io che sbaglio, che ho capito male.
 Ma mi sembra sia opportuno ricordarsene,
 stando attenti a non fare dei distinguo che
 suonano grossolanamente come degli
 assoluti eterni, tipo appunto questa idea di
 assoluta diversita` fra spettro continuo e riga.
 Secondo me sono cose che, se prese alla
 lettera e non ulteriormente indagate, rischiano
 di portare a posizioni di tipo fideistico, acritiche
 e pseudorazionali, dove dei modelli convenzionali
 vengono alla fine celebrati come verita` assolute
 universali ed intoccabili, creando un popolo
 di accoliti e di tifosi, ma non di ricercatori e
 di gente interessata a scoprire la verita`. E
 sui newsgroup tali soggetti si vedono spesso.
 Difensori di fede, giusto?... e nulla piu`.
 Anche li` le tifoserie, la squadra degli
 idioti istruiti contro quella degli ignoranti.
 Ripeto, forse sono io che sbaglio.
 Scusate la banalita` eventuale

-
 Buon ferragosto
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 Stefano

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  freedomland.it

--
Inviato il gio 15 ago 2002 00:08:18 CEST da ppp-186-194.30-151.libero.it
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