Re: Rilflessione e riflessione alla Bragg

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Fri, 09 Aug 2002 13:57:21 +0200

Elio Fabri wrote:
(cut)
> Al contrario: la riflessione si produce proprio perche' da un certo
> punto in poi non ci sono atomi.
> Per non avere riflessione indietro occorre il concorso di atomi in tutto
> lo spazio. Dato che mancano quelli "in avanti", la cancellazione non si
> puo' avere, e sopravvive una riflessione.
In molti esperimenti, concettuali e non (vedi doppia fenditura), fotoni ed
elettroni vengono trattati alla stessa stregua.
Anche gli elettroni sono particelle cui viene applicato il principio di
indeterminazione, che non hanno una localizzazione precisa finch� non
vengono rivelati e lo stato dei quali viene completamente descritto, si
dice, solo da una funzione d'onda.
Ma quando un elettrone si riflette su di una parete, si parla, appunto, di
riflessione sulla parete.
In particolare avviene la riflessione *dall'interno* su tale parete,
quando l'elettrone � dentro un conduttore, per esempio, ed ha bisogno di
energia per essere estratto, energia che serve a fargli superare la
parete, descritta in termini di *barriera di potenziale*, tanto pi� bassa,
a parit� di altre condizioni, quanto maggiore � la curvatura della parete
nella regione in cui esso si trova.
Perch� dunque questa diversit� di trattamento quando si tratta di spiegare
come interagiscono i fotoni di fronte ad un'interfaccia?
Il tuo elegante schema, che priva per� di ogni fisicit� l'interfaccia, e
mi sembra, invero, un perfetto inattaccabile sofisma, andrebbe bene solo
se fosse generalizzato a tutte le aprticelle, e non si applicasse solo ai
fotoni.
Gli eletroni ci insegnano che � possibile dare fisicit� ad un'interfaccia:
perch� non sforzarsi di generalizzare questo modello, cos� semplice e
sensato?
Perch� non vuoi ammettere che ai confini dellamateria possa esservi una
barriera di potenziale (magari la stessa che argina gli elettroni, con
gradiente variabile) buona anche per i fotoni?
Cos'� questa schizofrenia, che abbiamo cio� due teorie diverse per due
fenomeni sostanzialmente identici?
Ciao.

Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
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Received on Fri Aug 09 2002 - 13:57:21 CEST

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