Re: Nessuno ha mai misurato la velocita' della luce?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 4 Dec 2021 15:49:02 +0100

Wakinian Tanka ha scritto:
> Questo thread è recente:
https://groups.google.com/g/it.scienza.fisica/c/14TONhsOuQM
Mi credete se vi dico che non me ne ricordavo affatto?
Va detto però che sono intervenuto pochissimo perché il thread era
assai lungo, la discussione parecchio "diffusa" (ossia su più temi
insieme) e con alcuni post assai lunghi anch'essi.
Potete verificare che sono intervenuto pochissimo, perché avevo grande
difficoltà a seguire il filo e non ero contento della strada che la
discussione aveva preso.

Del resto la mia posizione sul tema dovrebbe essere nota, e l'ho
condensata in un articolo che mi pare sia stato citato:
http://www.sagredo.eu/articoli/sincronizziamo-m.pdf

Molto brevemente: sono d'accordo che la sincronizzazione tra orologi
in quiete relativa ma posti in punti distinti sia convenzionale.
Tuttavia la cosiddetta "sincr. standard", ovvero "alla Einstein" ha il
pregio di essere transitiva (mi pare di ricordare che Bruno affermi che
questo è vero per qualunque altra convenzione). Inoltre non ho mai
visto proposte di sincr. che non siano modifiche di quella standard.
In altre parole, mi pare non si possa definire un'altra convenzione
senza prima aver definito quella standard.

Se ho capito bene a questo Bruno oppone una sola obiezione seria: che
l'adesione acritica alla sincr. standard porta all'identificazione tra
sucessione temporale e succ. causale.
A lui preme che questa identificazione non venga mantenuta: che la
succ. causale venga definita a prescindere alla convenzione sulla
sincr.
Su questo non ho mai replicato perché tutta la tematica della
causalità debbo ancora capirla.

C'è però un'obiezione al fare a meno della sincr. tra orologi
distanti: ciò implica la rinuncia alla definizione di una coordinata
temporale nello spazio-tempo.
A mio parere questo signifia distruggere *tutta* la fisica
relativistica come è stata costruita nel corso di oltre un secolo, e
non vedo come si possa sostituirla.

Mi spiego meglio. Se si rinuncia alla coord. t, non possiamo più
definire un campo (scalare o vettoriale che sia) come funzione delle 4
coord. (t,x,y,z).
A questo punto che fine fanno per es. le eq. di Maxwell? E' vietato
scrivere rot E = -_at_B/_at_t eccetera.
Mi pare che Bruno nel suo programma di eliminazione della coord. t non
sia andato oltre la meccanica del punto (v. la ridefinizione della
velocità). Ma questo è assolutamente insufficiente!
Confesso di averci pensato, non molto a fondo, ma in più occasioni, e
di non aver trovato soluzione.

A prima vista sembrerebbe che una qualche struttura matematica che
faccia a meno di una coord. temporale (o, il che è lo stesso, di una
coord. temporale privilegiata una volta scelte le tre coord. spaziali)
dovrebbe esistere. Ma non sono riuscito a trovarla e soprattutto mi
colpisce che - a quanto ne so - nessun "convenzionalista" abbia
affrontato l'argomento.
-- 
Elio Fabri
Received on Sat Dec 04 2021 - 15:49:02 CET

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