Re: Rilflessione e riflessione alla Bragg
Luciano Buggio ha scritto:
> In pratica il modello dello scattering per spiegare la riflessione della
> luce su una superficie (vetrosa o metallica che sia), visto che vengono
> chiamati in causa gli oscillatori (atomi ed elettroni)di tutto il corpo
> del materiale riflettente, e' identico a quello di Bragg.
> Il modello di Bragg, pero', ha bisogno di una ordianta struttura
> cristallina, mentre sappiamo che anche materiali e mezzi amorfi riflettono
> specularmente (=in obbedianza alla legge dell'uguaglianza dell'angolo di
> incidenza con quello di riflessione).
> Qualcuno sa ricucirmi questa ioncogruenza?
Non ho risposto al tuo post del 13, essenzialmente per due ragioni:
a) C'erano talmente tante domande, che rispondere avrebbe significato
scrivere un trattato di ottica. E siccome di ottimi trattati ne esistono
parecchi, non mi sembrava il caso. Voglio dire che la strada per capire
tutte queste cose e' una sola: *studiare* la fisica.
b) E' anche difficile sentirsi disposto a spendere tempo e fatica per
dare soddisfazione a uno che ti dice "ti stai arrampicando sugli
specchi". Se e' cosi', qualunque cosa io dica non l'accetterai mai con
serenita', ma sempre col sospetto che stia imbrogliando le carte;
quindi...
Sulla questione specifica che poni ora: la differenza fondamentale sta
nella lunghezza d'onda della radiazione. Il comportamento delle onde
diffuse dei singoli atomi e' molto diversa nel caso di luce visibile (l.
d'onda assai maggiore delle distanze interatomiche) e per i raggi X (l.
d'onda dello stesso ordine di quelle distanze). Solo nel secondo caso si
possono vedere i fenomeni alla Bragg.
Per maggiori dettagli, rimando ai soliti libri...
-------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
-------------------
Received on Sat Jul 20 2002 - 20:34:37 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:32 CET