Re: tre quesiti di elettrostatica

From: Sab <stz_at_liberus.it>
Date: Sun, 21 Jul 2002 09:21:55 GMT

Un momento. Tu poni 2 domande.

1.Perche le carich� si distribuiscono solo all'interno del condensatore
2.Se con questa distribuzione di cariche il campo elettrico fuori � nullo.

La risposta alla prima domanda � che quella distribuzione di carica rende
minima la differnza di potenziale risulta minima e tutte le cariche si
distribuiscono in modo da rendere minimo il potenziale.

Per la seconda domanda se si applica il principio di sovrapposizione si
arriva proprio all'esistenza di un campo elettrico (E) fuori dal
condensatore piano. Infatti le cariche dell'armatura pi� vicina superano
l'effetto di quelle sulla armatura pi� lontana e quindi (E) c'�.

La spiegazione invece non � questa ed � anche semplice. Bisogna tenere
presente che linee di forza di (E) non passano DENTRO i corpi conduttori ma
partono dalla loro superficie se su di essa ci sono cariche.

Ne consegue che con la distribuzione di carica assunta da un condensatore
piano all'esterno non vi sono cariche e quindi dalle superfici esterne non
possono partire linee di forza. Le cariche interne non fanno sentire il loro
effetto fuori dal condensatore perch� le linee di forza che partono da esse
rimangono comprese tra una superficie e l'altra non potendo passare
attraverso il conduttore.

In questo senso hai ragione qundo dici che se le due superfici fossero
dielettriche il campo esterno sarebbe non nullo perch� tutte le cariche
farebbero sentire il loro effetto anche attraveso le armature dielettriche.

Fammi sapere se la risposta ti convince.



"Luigi" <eliliano_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1144bbdf.0207190753.5cd97871_at_posting.google.com...
> > > 3) Non so se c'entra con i primi due quesiti, ma come faccio a
> > > dimostrare che il campo elettrico all'esterno di un condensatore a
> > > piatti paralleli (ed infinitamente estesi, magari) e' nullo? O,
> > > equivalentemente, che la carica si distribuisce solo sulle due facce
> > > interne dei due piatti ?
>
> > Credo che tu debba usare il principio di sovrapposizione = ogni
> > carica/sistema di cariche se ne frega degli altri e va per la sua strada
> > (cioe': ogni carica agisce indipendentemente dalla presenza di eventuali
> > altri cariche; il risultato finale e' quindi la semplice somma dei
> > risultati "parziali" dovuti alle singole cariche)
> >

----------------------------------------------------------------------------
--------------
>
> Dunque, dopo aver riflettuto, non sono piu' daccordo con la tua
> risposta.
> Dici di applicare il principio di sovrapposizione degli effetti.
> Se avessimo due piani carichi paralleli ISOLANTI sicuramente cio'
> sarebbe possibile: la presenza del campo elettrico dovuto ad un piano
> non influenza particolarmente la distribuzione di carica nell'altro
> piano.
>
> Ma qui' abbiamo due piani CONDUTTORI: il campo elettrico prodotto da
> un piano DEVE influenzare la distribuzione di cariche nell'altro piano
> (per induzione elettrostatica).
>
> Quindi, secondo me, in quest'ultimo caso il principio di
> sovrapposizione degli effetti non si puo' applicare: avvicinando il
> piano b al piano a, su quest'ultimo si osserva una ridistribuzione di
> carica (che poi e' cio' che mi interessa, perche' io voglio capire
> come mai le cariche si dispongono solo sulle superfici interne delle
> armature).
>
> Ho studiato e ristudiato il sistema con la legge di Gauss (ed
> adottando il principio di simmetria). Ecco tutto cio' che ho trovato:
>
> 1) (q-) = - (q+) (per il principio di conservazione della carica);
> 2) E tra le armature: uniforme (ed ortogonale ad esse);
> 3) E' all'esterno delle armature: uniforme (ed ortogonale ad esse);
> 4) sigma (densita' superficiale di carica): uniforme sulle due
> superfici interne e sulle due superfici esterne;
> 5) (sigma-) = - (sigma+)
> 6) (sigma'-) = - (sigma'+)
> 7) E = (sigma+) / epsilon0
> 8) E' = (sigma'+) / epsilon0
>
> Come si vede, nulla impedisce che E' sia diverso da zero.
>
> Come faccio ?
> Non vorrei aver trovato un problema risolvibile solo con i metodi di
> Dirichlet e Neumann (a suo tempo citati). Sigh!
>
> Sbrogliate l'arcano please!
>
> Luigi
Received on Sun Jul 21 2002 - 11:21:55 CEST

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