Re: Big Bang ... qualcosa non funziona

From: Stefano Covino <stefano_covino_at_yahoo.it>
Date: Sun, 21 Jul 2002 20:56:29 GMT

Forse mi sono spiegato male io Gianni.
Non � che non sia chiaro cosa hai scritto � che, perdona il gioco di parole,
non mi � chiaro fino a che punto ti sia chiaro ci� di cui parli. Senza
meriti o demeriti, solo come fatto oggettivo.

Molto spesso si sente parlare di problemi che osservazioni recenti
potrebbero avere creato allo scenario standard cosmologico. Tuttavia per
poterne discutere bisogna precisare con purtroppo un discreto livello di
pedanteria esattamente di cosa si parla. Se non altro perch� parlare di
problemi al modello standard pu� significare tutto come anche niente, nel
senso che il modello standard � appunto solo un riferimento per varie
ragioni comodo ed il metterlo in discussione pu� benissimo riferirsi a
dettagli importanti per gli specialisti ma del tutto secondari per una
descrizione generale.
In ogni caso ricommento la tua risposta per cercare di spiegare meglio cosa
intendo.

>
> Il problema dell'allontanamento delle galassie con moto uniformemente
> accelerato � un fatto che viene dall'analisi spettroscopica (quale
> matematica introdurre?).

Bene, perch� parli di problema? L'allontanamento delle galassie �
l'interpretazione corrente di un fatto osservativo, ovvero lo spostamento
verso il rosso delle righe spettrali rispetto ad un riferimento di
laboratorio. Intendi riferirti alla discussione su come interpretare questo
spostamento? In che senso ti domandi quale matematica introdurre? Ti
riferisci alla possibilit� di vivere in un universo aperto o chiuso
relativamente alla densit� media di materia ed energia? O a qualcosa di
diverso?
Davvero Gianni, non sto cercando di fare il difficile o il ricercato. E'
solo per aiutare a definire il problema in modo che una risposta possa
essere davvero tale.

> Il fatto che le galassie pi� lontane si allontanino pi� velocemente
> semmai pone il problema di fondo: "Cosa ha accelerato e continua ad
> accelerare il moto di tutte le galassie dell'universo visibile?"
>

La domanda � certamente fondamentale. Tuttavia non � che recenti
osservazioni abbiano aggiunto o tolto qualcosa a questo punto.
L'interpretazione corrente, quella che � nota come teoria del big-bang nelle
sue infinite varianti, ti da una risposta che non � cambiata. Le
osservazioni a cui tu fai riferimento, se ho compreso correttamente,
mostrano (mostrerebbero...) la necessit� di introdurre un termine
cosmologico nelle equazioni di Friedman che sono quelle dalle quali emerge
l'espansione o la compressione dell'universo. Questo � senza dubbio un punto
molto interessante, la tua domanda allora ha lo scopo di cercare di chiarire
a cosa possa corrispondere la costante cosmologica?

> Proponevo (purtroppo senza numeri) l'ipotesi che lo spostamento verso
> il rosso possa essere "anche" causato da una "decelerazione" della
> luce, a causa del vuoto "non proprio vuoto", che si manifesta
> scendendo di frequenza (spostamento verso il rosso).
> Questo, ovviamente, non implica l'inesistenza del Big Bang, ma pone
> altri problemi, come quello del valore della costante di Hubble.
>

Non fa nulla, si pu� discutere di scienza anche per principi, senza comunque
dimenticarsi che sono poi i numeri che ci devono dire se un'idea � corretta
o meno. Tuttavia la necessit� di introdurre un ingrediente nuovo (redshift
dovuto a materia esotica per mezzo di una qualche interazione) dovrebbe
nascere a causa di discrepanze osservative non spiegabili da modelli o come
necessit� di aprire un nuovo quadro interpretativo. Nel caso specifico non
sono sicuro che queste osservazioni mettano in crisi la fisica nota per
richiedere l'introduzione di un fenomeno esotico che per l'appunto ha al
momento solo un valore concettuale. Di fatto bisognerebbe cercare di
proporre un qualche esperimento, anche solo concettuale, che possa mettere
in evidenza comportamenti dissimili nei due casi e quindi dare luogo a
predizioni chiaramente controllabili.

Se puoi definire meglio cosa ti interessa di pi� possiamo tornarci sopra.

Ciao,
    Stefano
Received on Sun Jul 21 2002 - 22:56:29 CEST

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