Re: opinione su lezioni di walter levin

From: Soviet_Mario <Soviet.Mario_at_CCCP.MIR>
Date: Sun, 21 Nov 2010 17:12:19 +0100

Il 21/11/2010 16:43, Giorgio Pastore ha scritto:
> On 11/21/10 3:03 PM, cometa_luminosa wrote:
> ...
>> Io posso solo riferirmi ai corsi del vecchio ordinamento che ho
>> frequentato negli anni 80'. Di sicuro non ci avresti potuto fare
>> neanche "un'idea" dello scritto di Fisica 1 o di Fisica 2 con le
>> lezioni di cui stiamo parlando.
>
> Difficile giudicare solo da quello che vedi in video. Il sistema
> didattico americano non � limitato, come da noi, alla sola lezione
> "frontale". Ci sono homework, esercitazioni assistite, recitations,...
> In genere (e sicuramente all' MIT) e' gente che sa cosa vuol dire
> didattica *e ha le risorse economiche per farla*.
>
>> Adesso no so com'e' la situazione.
>
> Non molto diversa da quella che puoi aver visto tu. Ma il mio punto �
> che "lo scritto di Fisica 1" non pu� essere un fine ma solo un mezzo.
> Se il fine di tutto l' insegnamento di Fisica 1 � quello di preparare a
> risolvere problemi (scritti) pi� o meno complessi, assolve ancora il suo
> compito. Ma qualcuno si chiede a che serve ? e a che prezzo ?
>
> Io ho delle perlessit� su almeno tre fronti:
>
> 1. si costruisce un' abilit� complessa e specializzata sulle sabbie
> mobili (pressocch� totale assenza di informazioni sui fenomeni e
> background concettuale pieno di buchi, quando non ci sono vere e proprie
> misconceptions);
>
> 2. Il tutto � basato molto spesso su vagonate di "problemi tipo" spesso
> avulsi da qualsiasi giustificazione e relazione con gli aspetti
> concettuali, quando non ridicolmente acritici nela scelta dei valori
> numerici. Ottima preparazione per lo scritto ma pessima preparazione per
> risolvere i "veri" problemi di ricerca.
>
> 3. la permanenza nel tempo di queste abilit� risolutorie di problemi
> tipo � scarsa. Questo � un fatto sotto gli occhi di chiunque si sia
> trovato a correggere compiti di ammissione ad un dottorato. Eppure non
> sono i pi� scarsi che si presentano all' ammissione ad un dottorato in
> Fisica! Dov' e' allora il problema ? Secondo me � molto legato al punto 1.
>
> Non teorizzo la scomparsa di scritti con problemi. Ma non posso non
> notarne l' inadeguatezza, come strumento didattico, se sono solo l'
> espressione di una didattica pi� interessata a sviluppare abilit�
> risolutorie di test codificati, invece che a sviluppare una preparazione
> a tutto tondo, di cui il problem solving (magari anche al di fuori degli
> esempi standard) � componente irrinuciabile ma non unica.

[pseudo-polemica ON]
qui a squola (sono disgrafico, okay ?), queste vagonate di
"problemi tipo" sono gli stessi studenti a pretenderle, di
pari passo con la pretesa di averne di analoghi alle
verifiche, e di non dovere affrontare nessun genere di
imprevisto. Quindi nel segmento inferiore di istruzione
questa preparazione a tutto tondo non sono solo (e non
tanto) gli insegnanti a volerla evitare : non la desidera
nessuno.
[pseudo-polemica OFF]

Per il resto, le tue osservazioni sono equilibrate e
ponderate, e in un mondo ideale mi convincerebbero
pienamente. Declinate nel contesto attuale (ma parlo del mio
nella SSS) non so, nella misura in cui non so SE lo
sarebbero realmente. Mi mettono dei gran dubbi in testa,
diciamo, per la scollatura enorme tra l'esistente e
l'auspicabile (da chi non si sa cmq, tranne qualche zucca
isolata sui NG che non fa tendenza nel paese reale).
E indirettamente non so quanto (e quanto presto) siano
applicabili nemmeno all'universit�, sempre nella misura in
cui almeno nel primo biennio la vostra materia prima non �
quella che vorreste, ma la stessa che viene espulsa (termine
suggestivo) dalla SSS e di cui ho detto come vuole essere
formata.

Cmq su un punto non ho nessuna remora a darti ragione totale
: sulla persistenza nel tempo di un sapere
iper-specializzato in alcune procedure macchinose pi� o meno
labilmente connesse ad un contesto significativo.
E' molto bassa, nel tempo, come dici.
Se poi questa abilit� a replicare template di esercizi
standard si associa anche alla ripetizione frequente di
micro-verifiche molto circoscritte, senza mai poter "osare"
verifiche all'indietro di riepilogo, tale persistenza, lo
constato empiricamente, si riduce a zero. Anche negli
allievi studiosi e potenzialmente dotati.
La nostra didattica � contingentata a spot, e la verifica �
a sua volta uno spot. I presidi moderni premono per lezioni
frontali di 10-15' poich� tale � la capacit� di attenzione
continuativa media .... non se ne esce. Non se ne esce in
nessuna maniera.
Fortunatamente, forse non � neppure un grave problema,
perch� pare sia un problema squisitamente locale, tipico
delle sole societ� che stanno implodendo su s� stesse e
preferiscono lagnarsi e scaricare sulla scorrettezza
(presunta) degli stranieri la loro persa influenza ed il
loro benessere in corso di prosciugamento

ciao
Soviet




>
> Giorgio
Received on Sun Nov 21 2010 - 17:12:19 CET

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