Xam wrote:
> Salve, sul sito
> http://get.ilja-schmelzer.net/
> o scaricando il .pdf (500k)
> http://xxx.lanl.gov/PS_cache/gr-qc/pdf/0001/0001101.pdf
> ho trovato una teoria d'etere che si presenta come un modello alternativo
> alla RG. A prima vista la teoria sembra essere interessante per la sua
> semplicit� (un etere descritto attraverso densit�, velocit� e tensore degli
> sforzi), per il fatto che comunque � in buon accordo con la RG e perch�, a
> detta dell'autore, ben si presta ad essere 'quantizzata'. Qualcuno di voi ne
> sa qualcosa?
>
> Xam
>
Ciao, sono andato a leggere tutta la teoria. E` una cosa abbastanza
campata per aria. Non mi meraviglio che i referees di Classical and
Quantum Gravity l'abbiano rifiutata piu` volte. Io avrei fatto la
stessa cosa (sono referee di quella rivista ma non sono stato io a
scrivere i giudizi, che lo stesso autore correttamente ed onestamente
riporta, anche se li condivido in massima parte).
La teoria funziona cosi`. L'autore assume che esistono 4 campi
scalari nello spaziotempo che si possono interpretare tre di essi
come coordinate spaziali cartesiane di un riferimento esteso in tutto
lo spazio e la questa come il tempo assoluto.
Questi campi definiscono un sistema di riferimento newtoniano
privilegiato che esiste nello spaziotempo. In questo riferimento
l'etere e` descritto come un continuo classico con un certo campo
di velocita` e un certo tensore energia impulso. Pero` le pressioni
associate al contuo sono negative.
L'autore sostiene che la teoria e` covariante. Questo significca solo
che e` scritta usando i tensori e i 4 campi scalari privilegiati.
Pero` e` chiaro che tale "covarianza" non corrisponde come nella
relativita` speciale ad uno dei possibili linguaggi matematici
per esprimere il principio di relativita` che qui non c`e` proprio
perche` esistono le coordinate assolute (non solo lo spazio ed il
tempo assoluti ma addirittura le coordinate).
Usando i 4 campi scalari di sopra il tensore degli sforzi il campo
di velocita` dell'etere e la sua densita` di massa,
dell'etere l'autore costruisce una matrice 4x4 che decide essere
la rappresentazione in coordinate privilegiate del tensore metrico,
o meglio un tensore che "corrisponderebbe" al tensore metrico visto
che teoria non ha come gruppo di invarianza quello di Lorentz.
Quindi l'autore introduce non meglio precisati "campi di materia"
Usando queste definizioni ed un po` di ipotesi ad hoc scrive delle
equazioni per il suo continuo unitamente alle equazioni dei campi di
materia. Usando le giuste notazioni (in senso letterale) scopre
che le sue equazioni assomigliano a quelle della relativita`
generale. Notare che non viene spiegato da nessuna parte cosa c'entri
la "metrica" che ha introdotto con il moto dei corpi soggetti al
campo gravitazionale (che non viene ami introdotto)
L'autore pero` sostiene che la sua teoria soddisfa il principio
di equivalenza di Einstein, ecco la "spiegazione":
"GET is a metric theory of gravity. That means, the Einstein
equivalence principle (EEP) is fulfilled."
C`e poi una spiegazione basata sulle equazioni di Eulero-Lagrange
che non sono riuscito a capire.
Per finire esamina le conseguenze della sua teoria e mostra
che lo spazio e` piatto che non esistono i buchi neri, che
non esistono le curve temporali chiuse, scopre come introdurre
naturalmente nella teorie il termine per la materia oscura ecc. ecc..
Mi pare un po` troppo...
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Dipartimento di Matematica
Universita` di Trento
http://alpha.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Wed Jul 10 2002 - 16:32:04 CEST