songohan wrote:
> Ecco qui sotto il link in cui si parla dell'esperimento di teletrasporto
> eseguito in Australia.
>
> http://www.space.com/businesstechnology/technology/australia_teleport_020618
> ..html
>
> Ci� che mi ha lasciato perplesso � stato il 'tempo' impiegato per
> teletrasportare il raggio laser: un nanosecondo.
> Ma � tantissimo, o no? Il teletrasporto non sfrutta l'accoppiamento delle
> particelle, non dovrebbe essere 'istantaneo'?
> Pi� sotto
>
> [...]So researchers can make their measurements on a second laser beam that
> was entangled with the first. The measurements are then sent by radio waves
> to the receiving station, which exactly replicates the first beam that was
> destroyed in the process of entanglement. [...]
>
> spiegano che hanno spedito le misurazioni sul laser accoppiato ad una
> 'stazione' (tipo?) che ha esattamente replicato il primo raggio laser...
>
> Mi spiegate per favore che hanno fatto, e se � vero teletrasporto?
> Grazie mille.
Ciao,
quello che si intende tecnicamente con "teletrasporto [di uno stato quantico]"
non ha niente a che fare con quello che si intende comunemente con
teletrasporto "alla Star Trek".
Il teletrasporto di uno stato quantico consiste semplicemente (?) nel
distruggere lo stato |psi> di una particella e ricrearlo uguale in un'altra.
Nel caso di Canberra immagino che lo "stato" del fotone che viene
teletrasportato corrisponda alla sua polarizzazione.
Il nome "teletrasporto" nasce dal fatto che per fare questa operazione occorre:
1) accoppiare la particella iniziale (chiamamola 1) che supponiamo sia in uno
stato |psi> ad uno stato "entangled" di altre due particelle (chiamiamole 2 e
3).
2) effettuare una misura sulla coppia 1, 2. Secondo l'interpretazione
"ortodossa" della MQ a questo punto la funzione d'onda del sistema delle tre
particelle collassa in uno stato ben definito che dipende dal risultato della
misura sulla coppia 1,2. A causa di questo "collasso" anche lo stato della
particella 3 viene modificato. In generale le particelle 1 e 2 possono essere
molto vicine, mentre la 3 puo' essere andata molto lontano (anche diversi km).
3) a questo punto si comunica ad un punto vicino alla particella 3 il risultato
dell'esperimento (questa comunicazione puo' essere fatta con segnali che vanno,
ovviamente, a velocita' minore di c)
4) si effettua un'operazione sulla particella 3 a seconda del risultato della
misura di cui al punto due. Quello che risulta e' che ora la particella 3 ha lo
stesso stato |psi> della particella iniziale 1 (il cui stato e' in generale
modificato pesantemente dopo l'effetto della misura di cui al punto 2).
Il nome "teletrasporto" deriva dal fatto che il collasso della funzione d'onda
delle tre particelle e' "istantaneo" e che quindi quando si effettua la misura
di cui al punto 2) lo stato della particella 3 viene modificato
"istantaneamente".
Per farlo diventare uguale a quello |psi> della particella 1, comunque, va'
trasferita dell'informazione in maniera usuale (velocita' <= c) e in generale
questa informazione va usata per effettuare delle operazioni sulla particella
3.
Tutto questo e' comunque in accordo perfetto con la relativita' ristretta, dal
momento che la "modifica" istantanea della particella 3 non puo' essere usata
per trasferire informazione, in quanto il risultato della misura sulla coppia
1,2 non puo' essere determinato.
Spero di non averti confuso troppo le idee (e di non aver detto cose troppo
sbagliate), comunque la MQ e' abbastanza incomprensibile di per se :)
Ciao,
Giovanni.
Received on Wed Jul 03 2002 - 14:41:06 CEST