supernuclei

From: Damiano Rullo <damianor_at_tiscalinet.it>
Date: Wed, 03 Jul 2002 13:06:04 GMT

    Una cosa che mi lascia perplesso della relativit� � come essa da una
parte metta in relazione la curvatura dello spazio tempo con la densit�
materia e dall'altra metta in relazione la materia con l'energia.
    Quello che ne consegue � l'immensa energia che occorre per creare un
universo stabile come il nostro, in cui noi possiamo vivere attorno a una
tranqulla stella, su un pianeta (forse un p� meno tranquillo) senza
dissolverci in tempi neppure misurabili dai nostri orologi.
    A parte la questione dell'antimateria mancante, se sostituiamo la
dipendenza tra materia e energia nell'equazione che lega curvatura e densit�
di materia, possiamo in maniera intuitiva pensare che l'energia possa
influenzare la disposizone dello spazio e del tempo.
    Ora noi sappiamo che alla scala di dimensioni cui siamo abituati la
maniera pi� efficiente di produrre, immagazzinare, trasportare e utilizzare
l'energia passa attraverso forze di tipo elettromagnetico o nucleare
piuttosto che di tipo gravitazionale.
    Una ipotetica tecnologia che preveda un'astronave in grado di viaggiare
nello spazio non cercando di raggiungere la velocit� della luce, che
sappiamo sempre dalla relativit�, richiederebbe un'energia infinita, bens�
cercando di manipolare lo spazio tempo in maniera da fare in modo che la
distanza davanti alla nave appaia contrarsi e lo spazio dietro sembri invece
dilatarsi, richiederebbe su scale macroscopiche un'enorme energia di tipo
gravitazionale, ma sulla scala dei piccoli oggetti non sarebbe sufficiente
produrre semplicemente l'effetto su uno strato di spazio molto piccolo
intorno alla nave stessa.
    E per fare questa la maniera pi� efficiente, non potrebbe essere quella
di impiegare energia molto "compatta" tra virgolette, ovvero � tangibile
pensare che c � una costante esista una qualche relazione che lega la
curvatura dello spazio tempo non solo all'energia presente sottoforma di
massa nell'universo, ma a tutta la distribuzione di energia in qualunue
forma essa sia presente come unica interlocutrice artefice dello stato del
nostro universo?
    Una domanda che mi sono sempre posto, � che genere di effetti si
potrebbero misurare sullo spaziotempo (ed eventualmente anche altri) se
fossimo in grado di creare una concentrazione stabile e molto elevata di
carica tutta dello stesso segno in un certo punto dell'universo, un
supernucleo in sostanza?
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    Inviato via http://usenet.libero.it
Received on Wed Jul 03 2002 - 15:06:04 CEST

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