Re: Il paradosso dei gemelli

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 27 Jun 2002 01:25:53 +0200

"Alexander" <alexander.dentchevdenev_at_fastwebnet.it> ha scritto nel
messaggio news:mQ3S8.125903$g04.95581_at_tornado.fastwebnet.it...
>
> "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
> news:af073t$agmmu$1_at_ID-100658.news.dfncis.de...
> > "Alexander" <alexander.dentchevdenev_at_fastwebnet.it> ha scritto nel
> > messaggio news:NVpO8.118962$g04.84170_at_tornado.fastwebnet.it...
>
> > No, no, l'accelerazione e' di importanza centrale.
> > Il gemello che alla fine e' piu' giovane e' quello che durante il
> > viaggio ha accelerato. E' certo che la accelerazione puo' essere
> > considerata anche istantanea (anzi, nella versione del paradosso
piu'
> > semplice possibile, quella che meglio mette il luce l'effetto, la
> > accelerazione va considerata proprio istantanea), cio' non toglie
che
> > senza accelerazione il paradosso non ha luogo e che, come detto, a
> > fine viaggio il piu' giovane e' chi ha accelerato (mentre l'altro
e'
> > rimasto in un sistema inerziale).
>
> Sono d'accordo con te il problema � asimetrico ma tale asimmetria �
dovuta
> al fatto che il segmento Terra-Stella nel sistema di riferimento
della
> navicella � piu' corto . Nel sistema di riferimento della Terra
questo
> segmento non � piu' corto ma � quello che �.

Alexander, questo modo di porre la questione e' rischiosissimo!!!!
Finche' si parla solo di due sistemi di riferimento in moto relativo
uniforme, tutto cio' che si puo' dire in un sistema si puo' dire anche
nell'altro. Ad esempio, se ci fossero una Terra* e una stella*
solidali al sistema di riferimento della navicella, allora si potrebbe
direche "il segmento terra*-stella* nel sistema di riferimento della
terra e' piu' corto". La sola cosa realmente asimmetrica e' la
accelerazione che per un gemello avviene, per l'altro no.

> Il fatto che la navicella abbia
> accelerato ha fatto che questa si mettesse in moto rispetto alla
Terra e
> quindi ha visto la distanza da percorrere piu' corta. Non � che
> l'accelerazione � intervenuta misticamente per far si che
l'astronauta
> invecchiasse piu' lentamente o per correggere in qualche modo le
> trasformazioni di Lorentz rendendole asimmetriche.

Io non ho detto che la accelerazione interviene (misticamente poi !!!)
per "far si' che l'astronauta invecchiasse piu' lentamente". Ho detto
semplicemente che non c'e' simmetria in quanto un gemello accelera e
un altro no. Quindi non si puo' fare il discorso "la situazione e'
simmetrica, quindi non puo' un gemello invecchiare meno dell'altro".
Non ho detto "mentre avviene la accelerazione il gemello viaggiatore
ringiovanisce, oppure mentre avviene la accelerazione il gemello fermo
invecchia piu' dell'altro".
Alcuni supposti detrattori della teoria della relativita', che
semplicemente non riescono a liberarsi del concetto di tempo assoluto
che scorre per tutti allo stesso modo, fanno un discorso del genere:

supponiamo una unica accelerazione istantanea a meta' viaggio, poiche'
e' solo la accelerazione a rendere asimmetrica la situazione, allora
per tutto il viaggio tranne che per l'unico istante in cui avviene la
accelerazione la situazione e' simmmerica (quindi per tutto il tempo
tranne che per l'istante in cui avviene l'accelerazione i gemelli
invecchiano allo stesso modo), poiche' la accelerazione e' istantanea
allora non puo', in un istante, uno dei due gemelli "ringiovanire".
Quindi il paradosso dei gemelli non puo' avere luogo, i gemelli devono
invecchiare allo stesso modo.

Non dico che tu faccia un discorso del genere. Dico che alcuni
rifiutano, con un discorso del genere, la azione "mistica" della
accelerazione. In realta', semplicemente, non hanno capito la teoria
della relativita'.
Chi l'ha capita sa che
1) se due sistemi si muovono di moto relativo uniforme, la situazione
e' perfettamente simmetrica;
2) se un sistema accelera "istantaneamente" allora tale accelerazione
apparira' "istantanea" anche negli altri sistemi di riferimento (che
e' come dire che non avviene niente di particolare durante la
accelerazione, ne' all'orologio del gemello viaggiatore, ne'
all'orologio del gemello fermo)
3) se A si trova in un sistema di riferimento inerziale, B,
sincronizzato ad A, muovendosi di moto uniforme va fino ad un certo
punto, poi accelera istantaneamente e torna indietro nuovamente di
moto uniforme. Quando B torna da A si ritrova piu' giovane.
4) naturalmente affinche' B possa tornare da A (per confrontare i
rispettivi orologi) almeno una accelerazione, eventualmente
istantanea, deve avvenire, cioe' senza accelerazione il paradosso dei
gemelli non puo' avere luogo (almeno non puo' avere luogo nella forma
"semplice" in cui intervengono solo due gemelli i quali confrontano i
loro orologi all'inizio e alla fine del viaggio)

Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Jun 27 2002 - 01:25:53 CEST

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