Re: frequenza doppler ed energia del fotone.

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Thu, 27 Jun 2002 18:43:03 GMT

[Luciano Buggio:]
>Quando si vuole misurare la velocit� di rotazione del sole si guarda come
>sono spostate le righe di Fraunhofer delle immagini dei due bordi del
>disco solare.
>La luce da essi proveniente passa attraverso l'atmosfera del sole, ove
>avviene l'assorbimento. Come gi� ho riferito nell'altro reply, e tu
>ribadisci nel presente tuo, l'assorbimento pu� avvenire solo a una
>determianta energia dei fotoni, e se vediamo ancora le righe nello spettro
>a terra, per quanto spostate (si spostano per via della lunghezza d'onda
>aumentata o diminuita) vuol dire che l'energia dei fotoni provenienti dai
>bordi, indipendentemente dal loro avvicinarsi od allontanarsi, � sempre
>quella, e non � variata con la frequenza.

Perche'? Non conosco l'astronomia e non so nulla delle righe
di Fraunhofer. Provo a supporre che l'atmosfera del sole giri
piu' o meno alla stessa velocita' degli strati sottostanti (a
parita` di latitudine). In tal caso, essendo l'effetto
Doppler legato al moto relativo, e` semplicemente normale che
l'atmosfera assorba i fotoni come prima. Quelli che non
vengono assorbiti li vediamo spostati, perche' rispetto a noi
si muovono, quindi le righe sono spostate. Se invece
l'atmosfera va a una velocita' differente, la faccenda
diventa complicata. Ma come ho detto sono ignorante in
materia.

>Non so se segui il mio dibattito con Franco

No, in questo periodo seguo pochi thread di it.scienza.fisica
e praticamente nessuno di it.scienza.

>(o se sei al corrente delle
>mie strane idee su come si muovono i fotoni),

Be', credo che sarebbe difficile da queste parti non aver mai
sentito parlare delle tue cicloidi. :-)
Non mi sono informato sui dettagli.

>I fotoni immessi nella sostanza da raffreddare, nel tratto della loro
>traiettoria in cui si forma l'"asola" della cicloide allungata, tornano
>letteralmente indietro, verso la sorgente, alla minima velocit�..

Ah, ma allora non e` proprio una cicloide. Devo essermi perso
qualche sviluppo.

>La loro velocit� non � mai nulla, rispetto al riferimento del corpo
>attraversato, ma lo pu� essere rispetto alle sue molecole se queste sono
>in agitazione, ed avviene esattamente quello che dici tu: se il loro moto
>casuale le porta alla velocit� giusta nello stesso verso retrogrado, sono
>ferme rispetto al fotone, e quindi possono interagire con esso ("Lo
>vedono, come molto bene dici dici").

Facciamo un po' di conti. A quanto ammonterebbe questa
velocita` minima dei fotoni cicloidali?

>Ho pensato che quanto tu dici, spiegnado un modo di raffreddare una
>sostanza, pu� fornire un modello per spiegare fenomeni che avvengono in
>una sostanza raffreddata, per esempio la superconduttivit�. [...]
>visto l'ampio spettro di esse. Se invece gli atomi sono fermi, ( e magari
>la velocit� variabile periodicamente degli elettorni mai nulla) non
>accadr� mai che un elettrone "veda" un costituente della materia.

Tanto per cominciare, se vuoi fare una teoria della
superconduttivita` sostitutiva di quella quantistica,
dovresti cominciare con il fare una teoria sostitutiva della
resistenza elettrica. Perche' avverrebbe l'effetto Joule? Se
fosse un'interazione puramente elettrica, ne risulterebbe che
i tuoi elettroni "invisibili" non sentono il campo elettrico,
ma allora non avrebbero ragione di rimanere confinati nel
conduttore. E se l'interazione e`�piu' complicata, allora che
cos'e`? Ti sei scelto una bella gatta da pelare.
La teoria delle coppie di Cooper mi pare sia abbastanza
sviluppata, anche in termini sperimentali. Come gia` ti hanno
detto in tanti, senza una forma quantitativa le tue teorie
non si prestano a essere confrontate con quanto gia` noto.
Per millenni i filosofi hanno fatto ipotesi di fisica
mantenendosi sul qualitativo e di conseguenza non sono mai
stati capaci di capire quando avevano ragione o torto.

Ciao
Paolo Russo
Received on Thu Jun 27 2002 - 20:43:03 CEST

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