Xam wrote:
> Penso che infatti l'unica soluzione sia che il campo e.m. generato dalla
> carica freni la stessa. I conti devono tornare per forza in quanto
> l'elettromagnetismo � coerente con il principio di conservazione di quantit�
> di moto e momento angolare, quindi posso azzardare dicendo che se si
> facessero i conti viene fuori che la carica rallenta, anche se in realt� non
> so se ipotizzare la carica puntiforme porti poi a dei problemi relativi il
> calcolo del suo campo e.m.
>
> Xam
>
In effetti e` come dici tu: la carica si frena da sola a causa
del suo stesso campo di radiazione. Il problema e` che questo
viene fuori con modelli approssimati di carica di raggio finito.
Se pero` teniamo il raggio finito bisogna spiegare come e` fatta tale
carica (che in generale si deformera` visto che i corpi rigidi
in regime relativistico non esistono) dal punto di vista dinamico.
L'idea per evitare il problema e` quella di fare il limite
per il raggio nullo sperando che tale limite non dipenda dal modello.
Il calcolo prova che in tale limite la forza che la carica accelerata
si autoesercita diventa infinita per cui il modello ed il limite non
e` consistente. In realta` questo genere di speculazioni non e`
fisicamente lecito perche` l'elettrone e` una particella quantistica
per cui, per spiegare davvero quello che succede, bisogna usare
la meccanica quantistica; anzi per fare le cose davvero, ci vuole
la teoria dei campi quantistica relativistica.
In tal caso le cose vanno un po` meglio perche` si conosce come
trattare le infinita` che vengono *comunque* fuori
producendo risultati che si accordano con l'esperienza.
Se prendi il testo di Feynman di fisica, ci sono interessanti
discussioni su questo interessante problema (in ambito non quantistico).
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Dipartimento di Matematica
Universita` di Trento
http://alpha.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Thu Jun 27 2002 - 17:33:47 CEST