Re: URGENTE Einstein + Bergson

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 20 Jun 2002 16:31:28 +0200

"Alejo" <alejo_at_caltanet.it> ha scritto nel messaggio
news:HrmO8.14316$j65.321518_at_twister1.libero.it...

> Secondo Bergson, (cito le sue parole) "il rallentamento degli
orologi per
> il loro spostamento, nella Relativit�, � reale quanto il
rimpicciolimento
> degli oggetti dovuta alla lontananza per la prospettiva".
io in generale di filosofia ci ho sempre capito poco in quanto mi
rimane proprio difficile dare un significato preciso a frasi tipo
quella di Bergson qui riportata. A occhio, in un senso che ovviamente
non saprei precisare, direi che il "rallentamento degli orologi" e'
*piu'* reale del "rimpicciolimento degli oggetti dovuta alla
lontananza per la prospettiva", ma tanto la mia proposizione, quanto
quella di Bergson, direi che hanno uno scarso significato, almeno
hanno uno scarso, o nullo, significato fisico. In fisica hanno senso
le affermazioni che corrispondono a qualcosa di misurabile. In questo
senso e' possibile affermare che e' "reale" il fatto che
a) l'immagine di un oggetto che si forma sulla retina del nostro
occhio assume dimensioni minori all'aumentare della distanza
dell'oggetto dal nostro occhio;
b) due orologi si trovino in quiete in un sistema di riferimento
inerziale e siano, in un dato istante, sincronizzati. Se uno dei due
viene allontanato dal primo e poi viene riportato nel punto dove il
primo e' rimasto nel frattempo, alla fine, cioe' quando avviene il
ricongiungimento, il primo orologio (quello che e' rimasto fermo)
segnera' un istante maggiore di quello segnato dal secondo.

Le affermazioni a) e b) qui riportate sono "reali" nel senso che fino
ad oggi sono sempre state confermate dall'esperienza. Dire se una sia
piu' o meno "reale" dell'altra non credo che abbia tanto senso (almeno
fino al giorno in cui una delle due non venga negata da almeno una
esperienza).

> La scienza DEVE
> considerare queste deformazioni reali perch� non ha altri appigli
> oggettivi e misurabili, il fisolofo deve sapere che sono pure
astrazioni
> metodologiche.
> Alla luce di questo ragionamento, il paradosso dei gemelli sarebbe
una
> sciocchezza. Per il gemello che viaggia a velocit� prossime a quelle
> della luce, il tempo scorre pi� lentamente e, tornato sulla Terra,
sar�
> pi� giovane del fratello di alcuni anni. Ma secondo la Relativit�,
ogni
> punto di vista pu� essere capovolto, e potrei considerare il gemello
che
> viaggia nello spazio fermo, e quello sulla Terra in movimento ad una
> velocit� prossima a quella della luce. Secondo questa prospettiva,
questa
> volta, il gemello terrestre sarebbe pi� giovane.
> Questo ritiene Bergson. Il paradosso dei gemelli sarebbe solo un
> malinteso, e i due fratelli, se si reincontrassero, avrebbero la
stessa
> et�.

Queste, se ben capisco, sono tue interpretazioni del pensiero di
Bergson. Non sono certo per niente in grado di sapere se tale
interpretazioni e' corretta o meno, certo che se fosse corretta allora
si potrebbe dire che Bergson fa parte dell'insieme di persone che non
hanno capito bene la teoria della relativita' (e' un eufemismo,
sarebbe piu' corretto dire che, in sostanza, non ci hanno capito
alcunche')

> Il ragionamento fila da un punto di vista teorico, e quindi non so
pi� a
> chi credere, se ad Einstein o a Bergson.
Non fila proprio per niente dal punto di vista teorico. Nella
proposizione b) riportata sopra invertire il ruolo dei due orologi
*non* e' corretto. L'orologio viaggiatore ha subito almeno tre
accelerazioni, una per iniziare il viaggio, una per invertire la
rotta, una per frenare e riportarsi nel sistema dell'orologio fermo
(di queste tre accelerazioni, con opportune modifiche, due potrebbero
anche non avere luogo, ma una e' assoltamente necessaria) quindi
almeno per tre volte (o, con opportune modifiche, almeno una volta) ha
avvertito una forza apparente che invece non e' stata mai avvertita
dall'orologio fermo.

Affermazioni del tipo
>Ma secondo la Relativit�, ogni
> punto di vista pu� essere capovolto, e .......
a me sembrano abbastanza simili a quelle, per me incomprensibili, che
mi capita di leggere nei libri di filosofia: non si sa mai bene cosa
significano e in quale senso possono essere interpretate senza
incappare in errore.
Molto meglio dire:
secondo la relativita' vengono assunti alcuni postulati (principio di
relativita' e costanza della velocita' di propagazione della luce nel
vuoto); in base ad essi si possono dimostrarealcuni teoremi fra cui
quello che prende il nome di "paradosso dei gemelli".

> Alejo

Ciao.

--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Jun 20 2002 - 16:31:28 CEST

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