Re: Propagazione in low-loss dielettric

From: Giovanni Bramanti <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Mon, 17 Jun 2002 15:40:47 +0000 (UTC)

"spaghetti" <spag79*R*E*M*_at_libero.it> wrote in message
news:ertN8.1486$j65.33843_at_twister1.libero.it

> Supponendo che la conducibilit� sia bassa ( suppongo che le correnti di
> spostamento siano "molto minori" delle correnti di conduzione)

Questo significa che la frequenza del segnale � bassa. In modo che
sigma >> epsilon omega. In termini pratici questo significa che
la costante dielettrica complessa � quasi immaginaria pura.
Utilizzando la costante dielettrica complessa l'equazione dell'induzione
magnetica si scrive facilmente

rot H = j = sigma E

Ma rot E = - dB/dt
dunque rot(rotH)=-sigma mu dH/dt.
Allora trovi grad^2 H = sigma mu dH/dt.
dunque k^2= i sigma mu omega.
  

> l'informazione contenuta in un'onda piana che si propaga lungo l'asse Z
> continua a propagarsi attenuandosi esponenzialmente lungo Z (tengo conto
> solo della soluzione propagativa) o viene anche distorta?
>
> Grazie.

In altre parole ti chiedi se la dipendenza della costante dielettrica
dalla frequenza � importante o poco importante a frequenze basse.
Questo perch� la suscettivit� magnetica si suppone essere un
carattere meno sensibile alla frequenza. Si riesce a trovare che
l'impedenza va come l'inverso della radice della conduttivit� quindi
possiamo
attenderci che pi� efficiente � il meccanismo di conduzione maggiore
� l'impedenza. In effetti risolvendo la velocit� di fase in termini
della frequenza si trova una dipendenza proporzionale alla
radice della frequenza. Il potere di penetrazione dell'onda � invece
proporzionale all'inverso della frequenza.
Dunque ovviamente si ha "distorsione" del segnale.



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Received on Mon Jun 17 2002 - 17:40:47 CEST

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