"Pangloss" <elioproietti_at_hotmail.com> wrote in message
news:ae45g1$3nm33$1_at_ID-139776.news.dfncis.de
(cut).
> A.A.Michelson, Astroph.J. 37,190 (1913)
> C.Fabry e H.Buisson, Paris C.R. 158, 1498 (1914)
> Q.Majorana, Phys.Rev. 11, 411 (1918) ecc.
> Per quanto mi riguarda, sono pubblicazioni irreperibili.
Intendi che lo sono per te, o per chiunque? Insomma, questi documenti non
sono stati conservati?
Se le cose stessero cos�, avremmo come "supporto sperimentale"
dell'affermazione che lo specchio in moto da luogo all'effetto doppler
secondo le previsioni classiche l'assicurazione di Pauli che negli anni 10
qualcuno ha fatto l'esperimento e che l'esperimento ha dato
(*indiscutibilmente*, ho trovato precisato nella tua citazione: nel senso
che non si discute?) i risultati previsti..
Mi sembra un po' poco.
Inoltre Doppler, cui si deve il nome dell'effetto, � della prima met�
dell'ottocento (1800-1853).
E' possibile, reperibilit� o non reperibilit� della fonte, che in pi� di
centocinquanta anni solo una volta, nel 1913 o gi� di l�, che si sappia
(tu mi sembri un buon archivista:), � stato messo rapidamente in moto uno
specchio per vedere cosa succede alla luce riflessa, quando esperimenti
doppler con la sorgente o con un ricevitore non riflettente in moto, a
parte tutte le applicazioni, sono all'ordine del giorno?
Per me la cosa � molto strana, per non dir sospetta.
> una diversa previsione del comportametno
> >della luce riflessa da specchio mobile: in poche parole, sei in grado di
> >dirmi (mi � sufficiente una risposta qualitativa) quali erano?
>
> Quale sorgente dei raggi riflessi (e loro conseguente velocita')
> bisogna considerare:
> - l'immagine speculare della sorgente secondo Stewart-Thomson;
> - una nuova sorgente posta sullo specchio secondo Tolman;
> - la sorgente originaria secondo Ritz.
> Ne deriva che per la lunghezza d'onda non c'e' alcun effetto Doppler
> secondo Stewart-Thomson, mentre secondo Tolman l'effetto e' la meta'
(cut)
*Io ho una teoria dell'emissione e della struttura della radiazione
secondo cui (tienti forte:-) se lo specchio � in moto a sufficiente
velocit�, sia in allontanamento che in avvicinamento, il ricevitore fermo
non segnala luce in riflessione*.
Ho chiesto di essere documentato su esperimenti fatti, per essere
falsificato, o su osservazioni anche indirette, impieghi tecnologici nelle
telecomunicazione satellitari, navigazione spaziale, astronomia ecc, Se
tutto ci� su cui posso contare (salvo novit�) � un unico esperimento che
si dice sia stato fatto durante la prima guerra mondiale o gi� di l�,
capisci che mi sento nel diritto di sostenere la mia ipotesi, ed anche di
invitare finalmente a rifare quell'esperimento (quanto coster�? un
miliardo?)
(cut)
> >Per quanto riguarda l'emissione, ti risulta che una di queste teorie
> >pre-relativistiche, o comunque una teoria poi confutata o meno,
> >ipotizzasse coll'emettitore in moto una velocit� della luce
> >rispettivamente maggiore o minore di c (c+v oppure c-v con sorgente
> >inmoto a velocit� +v o -v)?
>
> Non comprendo cosa vuoi dire.
> Tutte le teorie cosidette emissive assumono che la velocita' della
> luce nel vuoto sia c rispetto alla sorgente che la emette.
Il tuo stupore per la mia domanda � una riprova dell'esistenza del blocco
mentale che dura da pi� di trecento anni (e che anche Franco ha ammesso,
salvo poi ritrattare).
Come prevedevo, tutti sono sempre partiti dall'assunto che il moto della
sorgente non influenza la velocit� della luce, e nessuno ha mai provato a
vedere cosa succede alle frange nell'interferometro di M&M fatto ruotare
nella *demenziale* ipotesi contraria.
Io ci ho provato, e mi � venuto che le righe restano ferme.
I calcoli li trovi qui.
http://mailgate.supereva.it/it/it.scienza.fisica/msg16087.html
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
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Received on Wed Jun 12 2002 - 12:04:28 CEST