Re: Velocità c (era: Principio di relaltività galil.)

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 3 Jun 2002 06:58:10 +0000 (UTC)

Carissimo Franco
 
la tua replica mi ha messo in seria difficolt�, ma poi ho superato lo
scoglio.
La mia deduzione della velocit� > c nell'effetto doppler per il moto
della sorgente portava ad assurdit�, venendo immediatamente smentita
dalle osservazioni. Mi sono trovato una obiezione da solo, pi� tremenda
di quelle che mi hai fatto tu: le stelle doppie spettroscopiche.
Se le cose stessero come dicevo io, ad ogni istante ci arrverebbe
dalla stella luce a tutte le velocit� comprese nell'intervallo di
variabilit� di v (componente del moto orbitale nella nostra direzione),
a portarci in uno stesso momento tutte insieme e sovrapposte
informazioni mescolate e confuse degli istanti pi� diversi e lontani del
passato, e addio righe!, per tacer del loro spostarsi periodico ed
ordinato. .
Ieri ero proprio disperato, ma poi la soluzione � arrivata, nel tardo
pomeriggio.
Devo ringraziare anche te: se non avessi dovuto render conto della cosa
probabilmente, comunque fiducioso che la soluzione ci dovesse essere,
l'avrei accantonata, avrei chiuso questo scheletro inqualche armadio,
per intanto.
E' almeno la seconda volta che mi stimoli a una nuova sistemazione della
mia teoria.
Anche a questo servono i confronti: tutte le parti devono crescere. Se
anche non riuscir� a convincerti, questo nostro dibattito sar� stato
estremamente costruttivo: almeno per me.
L'aver chiarito il dubbio da te posto ha messo ora la mia teoria nelle
condizioni di vedere pi� chiaro anche il quadro complessivo.
Montando sopra l'ostacolo nel momento di superarlo si allarga la
panomarica, e si vede meglio tutto.
 
Ma veniamo ai fatti.
C'era gi�, nella mia teoria (ma non ero stato capace di trarne le
conseguenze), l'affermazione che la velocit� degli L-fotoni emessi da
una sorgente � dispersa (a campana molto larga) intorno a c, che �
quindi una media.
Vedi qui, se vuoi: questo paragrafo si intitola:"Dispersione intorno a c
delle velcit� dei fotoni della radiazione da eccitazione".:
http://www.scuoladifisica.it/Two%20Chapter%20Five-Four.html
Ma, ancora prima, anche qui, dove lo spettro delle velocit� veniva
considerato in sede di definizione del campo elettrostatico. (titolo del
paragrafo."Le diverse velocit� di propagazione dei fotoni: la velocit�
di propagazione del campo"):
http://www.scuoladifisica.it/Two%20Chapter%20Three-One-Two-Three.html
Ci� che per� non viene esplicitato nei paragrafi citati, n� altrove, �
il fatto che la radiazione elettromagnetica � composta anche da fotoni
che fanno salti cicloidali semplicemente "accorciati" e "allungati
("stirati" e "asolati", socondo la nuova nomenclatura), col "vettore
elettrico" (cio� la direzione della spinta nel momento del ciclo in cui
la velocit� � minima) comunque perpendicolare alla direzione di
propagazione.
Questi fotoni hanno velocit� media utile rispettivamente > c e <c.
Finch� non avviene interazione (riflessione, rifrazione ecc) essi
seguono il cammino ottico degli altri ma non danno luogo ad effetti
osservabili, poich� giungono al ricevitore, date le velocit� diverse
distribuite nel continuo, in tutte le condizioni di fase, ed
interferiscono distruttivamente gi� lungo il loro percorso nel vuoto, un
p� come con le binarie spettroscopiche che mi avevano mandato in crisi.
Sono ancora incerto sul fatto che essi seguano il cammino ottico dei
fotoni che viaggiano a c in seguito a riflessione e rifrazione: molto
probabilmente non lo fanno.
Consideriamo allora la sorgente, ferma, che emette questo ampio spettro
di velocit�.
Il ricevitore interagisce quindi solo con l'onda fatta di fotoni a
velocit� c.. Questo discorso va inteso in senso relativo, perch�
continua a valere quanto si � detto a proposito di M&M. Generalizziamno
allora dicendo:
il ricevitore interagisce con l'onda fatta di fotoni che *rispetto ad
esso si muovono a velocit� c*.
Se il fotone si muove a velocita c+v e nello stesso verso si muove il
ricevitore a velocit� v, la velocit� relativa sar� c e quindi il
ricevitore interagir�, registrando l'arrivo dell'onda: se � uno specchio
(quello di M&M, per esempio, la rifletter� rimandandola indietro a
velocit� "assoluta" v-c (sempre c comunque nel proprio riferimento) e
cos� via, come gi� visto.
Ma se il ricevitore � fermo?
Siamo qui nel caso contemplato: effetto doppler con sorgente in moto.
Quei fotoni di prima gli arrivno a velocit� c+v, e non interagisce con
essi.
Abbiamo detto che interagisce solo con l'onda fatta di fotoni che
viaggiano a velocit� c rispetto ad esso, e questi fotoni ci sono,
nell'emissione: sono esattamente quelli che a sorgente ferma avrebbero
avuto velocit� c-v (asolati) e con la sorgente in moto a velocit� v
hanno ora (rispetto al ricevitore fermno) velocit� c-v+v=c.
L'onda composta di questi fotoni � anche "oggettivamente* pi� corta
(prova a ragionare nei termini dell'emissione della testa e poi della
coda mentre la sorgente � in moto..), non come quella che veniva fuori
prima, la quale aveva solo la frequenza temporale pi� alta, all'atto del
ricevimento dell'osservatore fermo, ma aveva conservato la sua lunghezza
spaziale originaria.
Adesso mi pare che tutto quadri.
So che � difficile seguirmi: la realt� del mondo fisico � qualcosa di
straordinariamente complesso, affascinante e bello, e, credo, al fondo
di una semplicita disarmante, una volta che si sia capito.
Mi dispiacerebbe che tu ti stufassi.
Io sono molto gratificato da questi ultimi sviluppi, e sto rivedendo
tutto alla loro pi� nitida luce..
Grazie anche a te.
Luciano


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Received on Mon Jun 03 2002 - 08:58:10 CEST

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