Re: Termodinamica

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 06 Jun 2002 21:04:52 +0200

"the Volk" ha scritto:
> ...
> Devo dire che, nonostante Elio abbia scritto la parte di termodinamca
> per studenti del primo anno, quella parte secondo me (parlo da utente delle
> dispense) non e' da studente del primo anno. L`uso delle forme dif
> ferenziali anche se piu' elegante non e' un approccio che semplifica
> la comprensione della cosa. Ricordo infatti che la termodinamica
> fu forse l'unica cosa che mi rimase indigesta.
> E non e' una opinione solo mia.
Ecco finalmente un'informazione utile...
Peccato che mi arrivi solo ora, con 10 anni di ritardo :(

Ti posso dare in parte ragione, ma solo in parte.
Potrai infatti testimoniare che quegli argomenti non li ho mai chiesti
all'esame (o forse solo quando si era sul livello del 30 ... caso raro
;-) ). Il che vuol dire che ero consapevole del problema; se avessi
avuto tempo di lavorarci su qualche anno ancora, avrei certo migliorato
le cose, ma invece quel corso mi e' stato tolto dopo due anni ... col
lavoraccio che ci avevo fatto :-<<

Perche' allora ho scritto "solo in parte"? Per due ragioni.
Prima: nelle mie lezioni la termodinamica occupa 18 capitoli (sul totale
di 59) e di questi solo in 5 e mezzo al massimo si fa uso di forme
differenziali. Quindi non puoi certo dire che *tutta* la termod. sia
indigesta a causa delle f.d. Magari sara' indigesta per altri motivi,
non so; anche se io invece mi sento di difendere il mio approccio, sul
quale ora non mi voglio dilungare, ma che non era affatto convenzionale,
f.d. a parte.
Seconda: l'uso delle f.d. non e' soltanto "piu' elegante": e' la
matematica giusta e necessaria, e a non usarle si fa solo dei gran
casini: d dritte e storte, derivate parziali non si capisce mai bene
rispetto a che cosa, e altre amenita' matematiche varie. Certo: i fisici
si sono abituati da tempo a pasticciare con la matematica arrangiandola
come capita per arrivare bene o male in fondo ai conti; ma se questo sia
didatticamente non solo formativo, ma anche davvero piu' facile ... io
ho molti dubbi.
Ma riconosco che questo e' un punto che mi distanzia da molti miei
colleghi.

Ricordo che una volta un mio collega, persona seria ma inguaribile
fisico sperimentale :) mi disse una cosa che reputo un'offesa ...
sanguinosa :) "tu dovresti fare il corso di fisica per matematici".
Sbagliato per due motivi:
a) Non credo affatto che ai matematici si debba fare un corso "piu'
matematico", anzi...
b) Non accetto che il mio modo d'insegnare la fisica sia "troppo
matematico".
E' che io cerco di usare la matematica per quello che e', e forse la so
un po' meglio di buona parte dei fisici, i quali quindi non arrivano
neppure a capire il punto...
Sono polemico? Certo: lo sono volutamente ;-)

Tornando alla termodinamica e alle f.d., ci vorrebbe un discorso un po'
lungo, e ho gia' scritto parecchio. Lo so che lo studente medio al primo
anno era (gia' 10 anni fa) poco capace di astrazioni, quindi faticava a
digerire la mia spiegazione del perche' calore e lavoro sono f.d.
Pero' mi dovete spiegare perche' quello stesso studente potesse allora
digerire i corsi di analisi e geometria, che non erano certo meno
astratti. Se non altro io la matematica (proprio quella) la usavo in
casi concreti; la facevo vedere all'opera su situazioni fisiche dove le
strutture matematiche erano necessarie per capire *la fisica*.
O magari e' proprio questa la difficolta'? Finche' si fa matematica
senza capire, tutto bene; quando si deve usare...

Certo che oggi ci penserei due volte, o forse dieci, prima di riproporre
quell'approccio. Temo infatti che in 10 anni le cose dal punto di vista
delle capacita' degli studenti non siano affatto migliorate, anzi :-(
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Jun 06 2002 - 21:04:52 CEST

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