Re: il tipo di questioni

From: Carlo Tosi <carlo.tosi_at_tiscali.it>
Date: Mon, 3 Jun 2002 08:15:23 +0000 (UTC)

Bene, allora, poich� davvero non mi sono ancora presentato lo faccio
ora,
scusandomi per la lacuna.
In primo luogo vorrei dire che questo � il mio terzo post (si dice cos�,
no?)
in assoluto, cio� da quando ho avuto accesso alla rete per la prima
volta 12 anni fa;
 per questo, essendo ancora un absolute beginner, mi scuso di eventuali
errori di forma,
(mentre della sostanza spero di non dovermi scusare!)
Perch� non mi sono mai interessato ai ng? fondamentalmente perch� non
avevo molto tempo
 e non mi era mai capitato di trovarne di interessanti (beh, � forse una
conseguenza del
disinteresse)
Sono capitato per caso su it.scienza.fisica e poich� ho intravisto nomi
di persone ben note
 in ambito accademico ho pensato che il ng avesse un certo grado di
rispettabilit� e di competenza
a dare risposte a quei quesiti di carattere epistemiologico dei quali
troppo spesso non ci si cura,
o non si ha il tempo di curare a sufficienza.
Cmq, bando alle ciance; se ti interessa conoscere il mio livello di
comprensione
della materia, allora ti sarei grato se tu mantenessi la conversazione
ad un livello gradevole
ad un laureato in fisica.

In merito ai miei quesiti e alla loro portata sono d'accordo con te
quando ne evidenzi
da un lato l'importanza, dall'altro la difficolt� di analisi e di
sintesi.
"Minima" era riferito, come del resto efficacemente dimostrato in via
sperimentale, all'interazione
 che essi avrebbero prodotto all'interno del ng.

Per quanto riguarda i pareri personali, sono quelli che cerco, ove siano
seri e competenti,
in fondo (anzi, dalla cima al fondo) la fisica � fatta di persone che
lavorano di persona, per tutte
le persone.
Vero � che se nel 1899 la comunit�, o parte della comunit� degli
scienziati avessero potuto anticipare
 risposte possibili solo negli anni successivi, allora non si parlerebbe
oggi di 1899!
No, con il mio intervento, io non pretendevo previsioni sul futuro,
quanto conclusioni (un "tiriamo le somme")
 sul presente stato dell'arte, proponendo una riflessione su quanto
sappiamo oggi, sulla coesione del mondo
scientifico e sulla direzione (quindi sulle ricerche attuali) che la
fisica sta prendendo.
Vorrei sottolineare, inoltre, che non sempre i contributi maggiori al
progresso della fisica
sono provenuti dall'ambito accademico e quindi � sperabile che in un ng
si possano incontrare anche studiosi che
pur non appartenendo, o appartenendo in misura minore o isolata, al
mondo accademico diano un contributo
alla riflessione.

Ora, poich� "una riflessione a 360�" ci riporta al punto di partenza,
per non ripetersi (ottimo feedback, questo) direi
che si potrebbe cominciare con il delineare lo stato attuale delle
conoscenze consolidate cominciando con un argomento
qualsiasi, ad esempio con cosa intendiamo per comportamento ondulatorio
della materia. Dall'argomento prescelto sono
certo potranno sorgere nuove tematiche.

Spero che qualcuno abbia voglia di cimentarsi.

Carlo


"Paolo Cavallo" <paolo.cavallo_at_iperbole.bologna.it> wrote in message
news:4c8K8.5893$QT3.143533_at_twister2.libero.it

> "Carlo Tosi" <carlo.tosi_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
> news:0586c85f4d38c5465feffcf521e784cb_94093_at_mygate.mailgate.org...
> > Un saluto a tutti.
> >
> > Qualche giorno fa ho inviato un messaggio (27/05/02 "stato
> > dell'arte")nel quale cercavo di avviare una discussione, anche minima,
> > sul metodo del fisico teorico, anche alla luce del forte connotato
> > tecnologico della societ� contemporanea.
> > Non ho, purtroppo, avuto risposta alcuna.
> > Chiedo, molto umilmente, dove ho sbagliato.
>
> Se errore c'e' stato, da parte tua, e' riflesso dall'aggettivo "minima"
> che usi in questo post. Un ottimo esempio di understatement, vista la
> portata immensa dei quesiti che ponevi in "Stato dell'arte".
> Sarebbe utile, in questi casi, presentarsi. Forse lo hai gia' fatto in
> altri thread, ma chi legge questo non e' detto che abbia letto gli altri.
> Tu poni domande che sollecitano una riflessione a 360� sull'intero
> edificio della fisica contemporanea: se pure qualcuno puo' tentare una
> risposta, come fa a farlo senza conoscere il livello delle tue
> competenze in materia?
>
> Presentarti, comunque, e' soltanto un primo passo. A domande come:
> > Qualcuno � in grado di spiegarmi quale sia lo stato dell'arte delle
> > nostre conoscenze sul mondo fisico, in quale direzione ci stiamo
> > muovendo e quali siano le difficolt� attualmente non ancora sormontate?
> oppure:
> > Ci sono diatribe in atto oppure tutto � "normalizzato"?
> non vedo chi potrebbe rispondere se non a partire da un punto di vista
> molto soggettivo, esprimendo cioe' soltanto un parere personale. E'
> soltanto un illusione credere che, se tu avessi posto questa domanda
> a una comunita' di fisici nel 1899, le risposte avrebbero tracciato
> il quadro degli sviluppi che stavano per esplodere.
>
> Paolo Cavallo




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Received on Mon Jun 03 2002 - 10:15:23 CEST

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