Re: il tipo di questioni

From: Paolo Cavallo <paolo.cavallo_at_iperbole.bologna.it>
Date: Sat, 01 Jun 2002 18:16:32 GMT

"Carlo Tosi" <carlo.tosi_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:0586c85f4d38c5465feffcf521e784cb_94093_at_mygate.mailgate.org...
> Un saluto a tutti.
>
> Qualche giorno fa ho inviato un messaggio (27/05/02 "stato
> dell'arte")nel quale cercavo di avviare una discussione, anche minima,
> sul metodo del fisico teorico, anche alla luce del forte connotato
> tecnologico della societ� contemporanea.
> Non ho, purtroppo, avuto risposta alcuna.
> Chiedo, molto umilmente, dove ho sbagliato.

Se errore c'e' stato, da parte tua, e' riflesso dall'aggettivo "minima"
che usi in questo post. Un ottimo esempio di understatement, vista la
portata immensa dei quesiti che ponevi in "Stato dell'arte".
Sarebbe utile, in questi casi, presentarsi. Forse lo hai gia' fatto in
altri thread, ma chi legge questo non e' detto che abbia letto gli altri.
Tu poni domande che sollecitano una riflessione a 360� sull'intero
edificio della fisica contemporanea: se pure qualcuno puo' tentare una
risposta, come fa a farlo senza conoscere il livello delle tue
competenze in materia?

Presentarti, comunque, e' soltanto un primo passo. A domande come:
> Qualcuno � in grado di spiegarmi quale sia lo stato dell'arte delle
> nostre conoscenze sul mondo fisico, in quale direzione ci stiamo
> muovendo e quali siano le difficolt� attualmente non ancora sormontate?
oppure:
> Ci sono diatribe in atto oppure tutto � "normalizzato"?
non vedo chi potrebbe rispondere se non a partire da un punto di vista
molto soggettivo, esprimendo cioe' soltanto un parere personale. E'
soltanto un illusione credere che, se tu avessi posto questa domanda
a una comunita' di fisici nel 1899, le risposte avrebbero tracciato
il quadro degli sviluppi che stavano per esplodere.

Paolo Cavallo
Received on Sat Jun 01 2002 - 20:16:32 CEST

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