(wrong string) � c (era: Principio di relaltivit� galil.)

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Tue, 4 Jun 2002 20:55:04 +0000 (UTC)

"Luciano Buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
news:64483a71723d3d6c036957877716b70c_9459_at_mygate.mailgate.org


>Ciao.
>Luciano

> P.S. - Falzone, dove sei?
>Mi hai scritto giorni fa, in questo stesso Thread::
>*E' impossibile misurare la velocit� di un'onda elettromagnetica, le
>uniche misure che si fanno rispecchiano l'esperimento di Hippolyte Louis
>Fizeau(1819-1896), misura che per come sono fatte, essendo che si misura
>l'onda incidente congiuntamente all'onda riflessa, anche se siamo in
>presenza di una c+v ed una c-v, avremmo in ogni caso una misura della
>velocit� costante, ad onor del vero le ultimissime misure di c si
>effettuano su onde stazionarie, per� anche esse onde incidenti e onde
>riflesse che darebbero in ogni caso sempre una velocit� della luce
>costante ed uguale a c*

    Sono sempre qua e mi sto divertendo, credo che molti per non dire
quasi tutti hanno le idee molto confuse sull'argomento, ma nel contempo
hanno l'arroganza di volere spiegare tutto. Non nego che alcuni sono
delle vere enciclopedie ambulanti, ma anche questi ultimi non vogliono
capire che il problema � pi� a monte.
    Di fatto vado riflettendo che dai tempi di Galilei non � cambiato
quasi nulla, se non per il fatto che non si usa pi� il rogo, ma tutto il
resto � rimasto immutato.

        Riporto testualmente dal sito del Pro. Bartocci
http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep2cann1.htm l'articolo del
Prof. Cannata dal titolo "Etere e relativit�":

    " Non c'� dubbio che, alla fine del secolo XIX e all'inizio del XX,
le numerose ipotesi, contrastanti, sul comportamento essenziale e
globale dell'etere, spingevano gli studiosi alla ricerca di un rimedio,
che sopprimesse le contraddizioni scientificamente inaccettabili.
Nella memoria del 1905 Einstein segu� il metodo(!) di Alessandro Magno,
che affront� la questione del nodo di Gordio, tagliandolo con la spada
piuttosto che scioglierlo. Il Mac�done ottenne cos� il dominio dell'Asia
Minore, promesso dalla leggenda, ma con una durata veramente breve.
Einstein recise la necessit� che l'etere esistesse, sorvolando sul fatto
che i fenomeni elettromagnetici hanno effetti locali, non imputabili a
trasferimenti di particelle da sorgente a ricevitore, n� tanto meno
attribuibili ad uno spazio vuoto, di per s� non interattivo, cio�
fisicamente ininfluente... almeno fino a quando le ultime generazioni di
fisici, con discutibile coerenza interna, lo hanno riempito di tanti
significati. "

    Il nocciolo di tutto sta proprio in questo passo, non ha importanza
se alcuni Esimi Cattedratici che facevano parte di una commissione di
fisici, persone che non sanno dove sta di casa la pluralit� di pensiero,
per queste sue idee hanno messo gentilmente alla porta il detto Prof
Cannata docente di fisica all'universit� di Palermo.
    La realt� � questa, non si pu� dialogare serenamente, oggi esiste
una teoria che bene o male funziona anche se con molte pezze, come ai
tempi di Galileo che esisteva la teoria geocentrica con le sue sfere
celesti, ed era assurdo azzardare nuove ipotesi.
        Quello che ho detto lo ridico, sicuro di non potere essere
smentito, non significa nulla che una teoria, scusate un modello
matematico funzioni, ma un modello matematico "ovvero una formula" pu�
rappresentare mille modelli fisici e questo i fisici dovrebbero saperlo.
    O che � la stessa cosa dire che non � stato mai dimostrato che la
velocit� della luce � costante e che l'etere non esiste.

       Ciao Michele


-- 
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Received on Tue Jun 04 2002 - 22:55:04 CEST

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