Re: Un intepretazione personale della velocità della luce

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Wed, 29 May 2002 09:52:50 -0700

gianni morando wrote:
>
> E' vero, ma questo intervallo di tempo � legato alle dimensioni
> "dell'oggetto onda em" (relativit� dimensionale).

Visto che l'onda e.m. viaggia a velocita` fissa, certo.

> Questo intervallo di tempo diminuisce al diminuire delle dimensioni
> dell'onda em, cio� si "contrae".

Si chiama periodo. E non userei il verbo contrarre, ma semplicemente la
frase "essere piu` piccolo".

> La corrispondente "velocit� relativa", invece aumenta al diminuire
> della lunghezza d'onda.

Definisci che cosa intendi per velocita` relativa e in che unita` si
misura. Avevamo gia` visto che la velcita` dimensionale, come era stata
definita, non funzionava. Adesso definisci la velocita` relativa, e
vediamo come si comporta.

> Se per� osserviamo altre connessioni con la fisica delle onde em, non
> possiamo fare a meno di notare che le "velocit� relative" si sommano e
> si sottraggono (effetto doppler) come se per la natura esistesse la
> "velocit� relativa" e non quella convenzionale.

Si possono fare i conti sulle velocita` relative se prima definici che
cosa sono. Solita domanda: quanto vale la velocita` relativa di un'onda
e.m. a 1 MHz nel vuoto? E in un dielettrico?
 
> Inoltre forse non � casuale la diminuzione delle lunghezze d'onda al
> diminuire delle dimensioni dei circuiti elettrici che producono le
> onde em.

Sicuramente non e` casuale (anche se non c'e` una relazione sempre
fissa. Basta vedere i circuiti a parametri concentrati).

> In altre parole un circuito costruito a scala in un mondo di esseri
> viventi alti 10 cm produrrebbe onde em a frequenza pi� alta.

Quando fai degli scalamenti, devi specificare che cosa scali, se solo le
dimensioni o anche altre proprieta` (ad esempio potresti scalare anche
le permeabilita`, le conducibilita`, i campi...)

In generale, se scali solo le dimensioni, alcuni circuiti cambiano,
altri no. Se prendi un circuito distribuito e lo scali di un fattore k,
la frequenza (almeno quella di risonanza della parte passiva)
probabilmente sale di un fattore circa k. Un LC concentrato sale anche
lui di frequenza di un fattore k, dato che sia C che L diminuiscono di
un fattore k. Ma in questo caso, ad esempio, l'impedenza caratteristica
del risonatore non cambia. Nel caso invece di un risonatore atomico, la
frequenza non cambia.

> Un mondo
> dove tutti gli altri fenomeni fisici evidenziano "la contrazione del
> tempo" rispetto alle dimensioni umane e, pi� in generale, ai livelli
> dimensionali superiori.

Non la contrazione del tempo ma degli intervalli di tempo: la luce
impiega meno tempo a percorrere uno spazio piu` piccolo.

Mi scuso per il ritardo della risposta, ma ho dei problemi a vedere
alcuni messaggi vecchi.

Ciao

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Wed May 29 2002 - 18:52:50 CEST

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