Re: domanda forse un po' OT ma interessante
Giorgio Pastore ha scritto:
> Non ho capito se poni un problema di nomenclatura o se lo vedi come un
> problema fisico. Mi sembrerebbe naturale pensare che in una situazione
> in cui ci siano sorgenti variabili, vicino alle sorgenti ci sia una
> componente "non radiativa" dei campi che a rigore non dovrebbe essere
> chiamata onda elettromagnetica. Tuttavia non riesco a vedere una reale
> motivazione per essere troppo stretti nell' uso del termine di onda e.m.
> Almeno dal punto di vista degli effetti fisici un campo elettrico o
> magnetico hanno lo stesso effetto locale indipendentemente dalle loro
> proprieta' asintotiche.
Vedrei forse due differenze:
a) Nella zona vicina campo elettrico e magnetico sono legati in modo
diverso che nella zona delle onde: in quest'ultima avrai sempre B = cE,
mentre nella zona vicina puoi avere B con E trascurabile o viceversa.
quindi non mi pare appropriato parlare di "onda e.m."
b) La dipendenza del campo dalla distanza e' almeno 1/r^2 (potenze piu'
alte per dipoli ecc.) mentre nella zona delle onde e' 1/r.
Franco ha scritto:
> Direi di si`, anche se non e` tanto comune. Il doppino (come pure i due
> fili che portano l'energia elettrica in casa) formano una struttura
> guidante. La potenza che passa nella struttura si puo` calcolare in modo
> equivalente sia con il prodotto V*I sia con l'integrale del vettore di
> poynting del campo intorno ai conduttori. In un cavo coassiale ad alta
> frequenza dico normalmente l'onda e.m. guidata dal cavo.
Questa e' la risposta che mi aspettavo (e che avrei data anch'io come
argomento a favore).
Pero' onda e vettore di Poynting sono cose diverse (v. dopo).
Inoltre: prendiamo una tipica frequenza audio, es. 1 kHz, cui
corrisponde una l. d'onda di 300 km.
Questo significa che se il tuo doppino non e' piu' lungo di qualche
centinaio di metri, di fatto E e B (oppure V e I) sono in fase lungo
tutto il filo, e non serve a niente pensare a una propagazione.
Anche dal punto di vista dell'adattamento d'impedenza, un'eventuale onda
riflessa non produce nessuna onda stazionaria, per la stessa ragione.
Domanda: nelle linee telefoniche ci si preoccupa di adattare le
impedenze? Mi pare che in telefonia esista uno standard di 600 ohm. E'
l'impedenza caratteristica del doppino? (non mi pare: la direi ben piu'
piccola).
> Nel caso di campo magnetico disperso di un trasformatore, o anche di
> campo elettrico a 50 Hz (e in tanti altri casi), allora l'impedenza
> dell'onda em e` cosi` lontana da valori ragionevoli, che non le chiamo
> piu` onde.
Non ho capito che cos'e' l'impedenza dell'onda. E' il rapporto E/H ?
Se e' questo, siamo d'accordo. E' come dire che il trasformatore, visto
come antenna a dipolo magnetico, ha una resistenza di radiazione
talmente bassa che il suo irraggiamento e' insignificante.
Non e' un caso se a basse frequenze i limiti per l' "inquinamento e.m."
sono dati in microtesla, mentre ad alte frequenze sono dati in V/m.
Tra l'altro: nel caso di una linea ad alta tensione sarebbe bene dire
che mentre il campo elettrico in un certo punto dipende solo dalla
tensione, invece il campo magnetico dipende solo dalla corrente (a
parita' di geometria, si capisce).
> E quando sento parlare di onde elettriche o o di onde
> magnetiche mi altero un pochino.
Appunto :)
> Un caso invece in cui e` necessario tirare in ballo le "onde" (anche se
> non si direbbe) e` per rispondere alla domanda "in un trasformatore, la
> potenza che va da primario a secondario dove transita?".
Qui temo di non aver capito, oppure stai di nuovo pensando al vettore di
Poynting?
Ma se e' cosi', vorrei contraddirti.
Pensa a un doppino percorso da corrente *continua*. Anche in quel caso
c'e' trasporto di energia, e il vettore di P. si calcola come sai. Non
vorrai dirmi che ci sono onde!
Dottor Jekyll ha scritto:
> Qua il problema e' molto serio, sto entrando in crisi esistenziale :o(
> ...
> O a noi ci hanno preso in giro, oppure sono io che non ci
> ho capito niente.
Beh, ci sono piu' cose tra cielo e terra... ;-)
> In quest'ultimo caso non mi rimane che farmi ricoverare,
> dato lo stadio di studi in cui mi trovo
Tranquillizzati, e rifletti un po' su quello che abbiamo scritto.
Se non sei d'accordo con le mie idee, sono sempre qua.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri May 24 2002 - 21:25:06 CEST
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