>Per capire situazioni come questa, aiuta un'analogia elettrostatica.
>Si parte da j=sE (s sta per sigma) e da div j = 0 (in condizioni
>stazionarie). Ne segue div E = 0.
>Fanno eccezione i punti dove la
corrente entra o esce: li' il flusso di
>j e' la corrente, che e' finita e
data; se ne ricava il flusso diE
>sempre moltiplicando per s.
>Anche
rot E = 0 per la stazionarieta' (dB/dt=0) e percio' E nel
>conduttore e'
come un campo elettrostatico nel vuoto.
>L'unica differenza sta nelle
condizioni al contorno: per es. nel caso
>della sfera avremo nulla la
componente normale di j alla superficie,
>quindi anche nulla la componente
di E.
>A questo punto e' intuitivo che se la corrente entra e esce in
due
>punti, il campo e' quello generato da due cariche puntiformi (di
segno
>opposto) e la d.d.p. fra i due punti e' infinita.
>Corrente
finita, d.d.p. infinita, ergo resistenza infinita.
Devo dire che
l'analogia elettrostatica non mi ha aiutato molto a capire.
Se ho un
generatore di tensione posso applicare una d.d.p. finita ai punti opposti
della sfera.
Ora se la resistenza della sfera e' infinita non dovrebbe
passare corrente ma a me questo sembra assurdo in quanto non e' stata fatta
alcuna ipotesi sul materiale di cui e' composta la sfera( basta che abbia
resistivita' finita r0).
Una sfera di metallo in un circuito si comporta
forse come un circuito aperto?
Scusatemi se ho trascurato qualcosa di
banale.
A presto.
--------------------------------
Inviato via
http://usenet.iol.it
Received on Tue May 21 2002 - 13:27:53 CEST