Re: Una curiosità...

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Mon, 13 May 2002 14:47:20 +0200

Dottor Jekyll wrote:

> E i fisici che si occupano di struttura della materia come sono collocati ?

Come gli altri.

> Forse questi si fanno tutto da soli teoria ed esperimento ?

No, anche nello stato solido c'e' stata una forte specializzazione da
almeno 50 anni.

> Lo scopo del
> fisico teorico quale � ? E' quello di trovare le leggi generali della natura
> solo facendo alcune ipotesi (es. Abert Einstein che ipotizz� la costanza
> della velocit� della luce), ed utilizzando solo la matematica, fra l'altro
> credo aspetti molto sofisticati della matematica, anche se alcune volte pu�
> non essere completamente vero. Infatti un mio Prof. una volta a lezione
> ci disse che A. Einstein andava avanti solo con analisi 1 e analisi 2 . Non
> so se sia una notizia attendibile.

La fisica, anche teorica, non e' (dovrebbe essere ?) mai solo una
questione di "deduzione" da ipotesi. Alla peggio, le ipotesi dovrebbero
scaturire da un confronto con esperimenti nel mondo reale. E comunque,
le conseguenze delle deduzioni devono avere la possibilita' di una
verifica diretta o indiretta con esperimento. Per lo meno questo e' il
mio confine tra matematica e fisica (anche nella forma della "fisica
matematica").

> Il vero teorico si ricava tutto dal formalismo ed in laboratorio non ci va
> mai, o no ? Per esempio un teorico doc era Henri Poincar�, sempre per quello
> che diceva il mio Prof.

Proprio "tutto", no (vedi sopra). Certamente Poincare' non era uno
sperimentale.
Tuttavia e' vissuto in un epoca in cui il confine era meno netto di
quello che e' oggi.
Lo stesso Fermi e' un esempio storico, posteriore a Poincare', di ottime
capacita' teoriche e sperimentali nella stessa persona. Oggi il quadro
sociale e organizzativo della ricerca scientifica tende a
settorializzare le competenze molto piu' di quello che avveniva ai tempi
di Fermi. Pero', come ho gia' scritto, le cose variano in settori
diversi. In alcuno settori della geofisica per esempio (il primo che mi
viene in mente), e' ancora possibile trovare figure di ricercatori
ancora in grado di controllare sia le tecniche sperimentali sia quelle
teoriche.

> Inoltre credo che la ricerca del fisico teorico, pur essendo importantissima
> in quanto sta alla base di tutto,

cough.. cough ...
alla base di tutto... in che senso ? (Nota personale: per quanto non mi
trovi a mio agio a incasellarmi sotto un' etichetta precisa, di sicuro
non sono un fisico sperimentale e lavoro in un Dip. di fisica teorica.
Pero' non mi sentirei mai di dire che la fisica teorica e' alla base di
tutto).

> sia quella che costa di meno, un po' come
> per la ricerca in matematica. Al vero teorico gli basta un pezzo di carta su
> cui scrivere ed una matita spuntata, tanto per dire, viceversa la ricerca
> che costa di pi� � quella del fisico sperimentale dati i costi dei
> laboratori.

Una volta forse era cosi'. Di sicuro un teorico non deve pagare
costosissimi isotopi. Pero' per molti teorici i tempi del "retro della
busta" sono passati da molti decenni. Se il "teorico" usa pesantemente i
computers (sempre che non si voglia introdurre la terza categoria del
fisico computazionale) puo' "costare" anche piu' di alcuni fisici
sperimentali.

> Se poi ci si rende conto che qualcosa � sbagliato al teorico gli
> basta buttare il pezzo di carta nella spazzatura, mentre per lo sperimentale
> ... "Mo miettete a fa' 'o Presebbio n'ata vota ..."


Con i costi di certe ricerche teoriche, e' molto difficile giustificare
di aver buttato il pezzo di carta nella spazzatura...

Purtroppo non e' facile contrastare certi stereotipi estremamente
diffusi. Pero' ... ci sono molti piu' modi di fare ed intendere la
ricerca in fisica di quello che c'e' nei libri di divulgazione.

Giorgio
Received on Mon May 13 2002 - 14:47:20 CEST

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