Re: Una curiosità...

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Tue, 14 May 2002 02:15:43 +0200

Ciao, ha gia` detto tanto Elio e io non ho molto da aggiungere.
Volevo solo commentare su quanto dici sotto.

Dottor Jekyll wrote:

> Il vero teorico si ricava tutto dal formalismo ed in laboratorio non ci va
> mai, o no ? Per esempio un teorico doc era Henri Poincar�, sempre per quello
> che diceva il mio Prof.

Poincare' era un Matematico poliedrico e non un Fisica Teorico.
La mentalita` del matematico e qualla del fisico teorico sono profondamente
diverse. Poincare', matematico di prima grandezza, arrivo' a scrivere
materialmente gran parte delle "formule" della relativita' speciale senza
capire che sotto c'era un enorme salto concettuale dal punto di vista
fisico che in un colpo solo abbracciava tutta la fisica nota (meccanica ed
elettromagnetismo) in un principio di relativita` universale.

Non e` tanto facile spiegare la differenza di mentalita`. Dal punto di
vista operativo la cosa e` chiara: il matematico usa il rigore matematico
come principio guida, il fisico teorico no, lui gurada "da un'altra parte"
e usa la matematica come puro strumento curandosi solo fino ad un certo
punto del rigore. Dove guarda il fisico teorico? Nel mio lavoro io discuto
sia con matematici che con fisici. Posso dire una cosa riguardo a cio` che
"il mondo e`": per il matematico "tutto e' plausibile purche' sia esprimibile
in modo logicamente coerente", per il fisico teorico invece no: esistono
dei cardini di riferimento in base a cui avere opinioni di cio` che e`
plausibile oppure no, questo molto prima di costruire una teoria consistente
e chiara.
Questi cardini, in parte fanno parte del bagaglio culturale del fisico, si
apprendono nel corso di studi. Ma in parte sono costruzioni personali anche
molto elaborate di cui si vede molto poco nel "prodotto finito" di una teoria.
Credo che chiunque abbia visto come Feynman usava i suoi diagrammi sia
conscio di quanto ho detto.
Non ho mai capito come uno si procuri queste idee, ma e` certo che vengono
dal contatto con l'esperienza probabilmente a partire da quando siamo molto
piccoli: e` l'esperienza con gli oggetti fisici e meccanici che ci insegna
la logica materiale: la necessita` di stati di cose e l'impossibilita` di
certi altri stati di cose diventano i primi rudimenti della logica formale.
Questo in tutti le persone, ma probabilmente la cosa non finisce cosi`.
Ci sono persone la cui mente riesce ad andare molto piu` in profondita` nel
comprendere la natura del mondo fisico gia` a questo livello inconscio.
Quando a tale intuizione fisica si accompagna una buona capacita` di usare
la matematica come linguaggio e strumento per portare a livello conscio
e sviluppare la fisica allora si ha un fisico teorico. Nel fisico matematico
invece la seconda attitudine, quella matematica, e` preponderante
sull'intuizione
fisica. Nel matematico, non e` necessario che ci sia intuizione fisica.

Ciao, Valter
Received on Tue May 14 2002 - 02:15:43 CEST

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