Re: Principio di equivalenza

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sun, 28 Apr 2002 17:07:34 +0000 (UTC)

"Bruno Cocciaro" <b.NOSPAMcocciaro_at_comeg.it> wrote in message
news:aac6pk$9d6so$1_at_ID-100658.news.dfncis.de

> "Luciano Buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
> news:1ce69d10aa7d59e10a42cae90cfb712f-9459_at_mygate.mailgate.org...
> > "Franco" <inewd_at_hotmail.com> wrote in message
> > news:3CC75666.7A36B131_at_hotmail.com...
(cut)
> > > Credo che ti riferisca al perielio di mercurio. Hai fatto i conti
> > > numerici in proposito?
> > No. Non ne sono capace. Ho solo il liceo scientifico.
>
> ????? Ma cosa intendi allora quando dici che la tua teoria "spiega" ogni
> cosa?????
> Ho capito bene? Hai detto che non sei capace di fare i conti che
> servirebbero per controllare cio' che la tua teoria dice a proposito del
> perielio di Mercurio? Ma allora cosa spiega la tua teoria?????
Intendevo, e credo di averlo specificato, che spiega per lo pi�, *allo
stato attuale* della sua formalizzazione matematica e per quanto io, con
le mie possibilit� di calcolo, posso fare, una quantit� sterminata di
cose. Credo che la parola "spiegare" abbia anche un significato, per
cos� dire, pi� "debole", laddove le leggi della natura (� il sottotitolo
del presente NG) possono essere espresse con proposizioni che indicano
una tendenza, senza dire di quanto e indicare l'algoritmo e quindi fare
strette previsioni numeriche.
Ti faccio un esempio: � qualitativo il dire che la gravit� diminuisce
con la distanza senza precisare che lo fa secondo il suo quadrato. La
legge viene formulata in modo non completo, ma l'affermazione �
comunque corretta e, e ci� � decisivo, falsificabile. E' o non �,
quella, una proposizione espressa col linguaggio scientifico? Secondo me
lo �, e lo ritengo al punto da non capire perch� un'affermazione del
genere sia detta "qualitativa". Per me � anch'essa quantitativa: non si
occupa forse di quantit�, che dimimuiscono o crescono al variare di
altre quantit�?
Ecco, giusto per non avvilire troppo la mia ammissione di essere per ora
(per limiti miei) per lo pi� "qualitativo": le mie deduzioni sono
"qualitative" in questo senso, che tu non pensi che mi dedico ad
affermazioni del tipo che i fotoni hanno gli ochi azzurri :-)
Ma la cosa importante, che mi pare nessuno voglia andare a verificare (e
basterebbe scorrere gli indici della trattazione del mio sito), �
piuttosto la quantit� di cose che con un'unica ipotesi si "spiegano".
E senza mai uscire dai concetti della fisica classica, che sono
perfettamente comprensibili ed intuibili nello spazio e nel tempo
ordinari e con le categorie ordinarie della nostra mente.
Io ho sempre pensato che ci� possa quanto meno incuriosire...
Mi ero fatto l'idea che tu, vista anche la questione che hai posto nel
Thread in corso sulla mancata caduta dell'elettrone nel nucleo, fossi
particolarmente sensibile al problema della comprensibilit� delle
spiegazioni e delle affermazioni in fisica:-) A quel proposito, laddove
Bohr *postula* la quantizzazione dei livelli atomici, la mia teoria
deduce dal modello fondamentale tale fenomenologia. Mi piacerebbe
intervenire in quel dibattito, ma temo che nessuno abbia voglia di
ripartire da tanto lontano...Inoltre � spesso successo che quando
intervengo in un dibattito gi� avviato esso si blocca...
Mi spiace.
(cut)
>...Zichichi ebbe in un periodo una impennata
> nelle presenze su giornali e tg a causa del fatto che dichiaro' che aveva
> individuato il quark B.
(cut)
>.. "ma la gente non ci crede, come mai??" e lui "perche' ne sono stati
> individuati solo due, la statistica e' un po' bassa, pero' li ha visti" ....
> poi dopo un po' a Radioattivita' il prof. ci diceva "A ginevra hanno
> ripetuto l'esperimento con una statistica 10 volte superiore e non hanno
> visto niente",
Mi fai venire in mente il caso di Rubbia cui nel 1984 venne assegnato il
Nobel per la scoperta dei bosoni vettori intermedi W e Z. La scoperta
era dell'anno prima, e nel frattempo gli esperimenti non erano stati
ripetuti per una doverosa verifica.
Il problema � che egli osserv� un solo evento (meno di quanto dichiar�
Z.).
Dopo il 1984 sono stati messi a punto, con la collaborazione americana,
acceleratori pi� potenti (con statistica molte volte superiore ed un
programma di rilevazione di mille eventi) di quello usato da Rubbia, gi�
dal 1986, che avrebbero potuto verificare meglio l'esistenza effettiva
dei mediatori della forza debole.
L'articolo da cui ho tratto ci� � del 1989, ed all'epoca, cos� diceva,
"contrariamente a quanto atteso, la collaborazione americana di CDF
(sigla che denota l'apparato sperimentale) non ha mai confermato la
scoperta del bosone W reclamata dal CERN."
Non so cosa sia successo dopo, e mi piacerebbe che qualcuno mi
aggiornasse..

(cut)
> Dico anche che Hafele e Keating avrebbero avuto tutto l'interesse a trovare
> un risultato inequivocabilmente in contrasto con la teoria della
> relativita', sarebbero allora diventati si' veramente molto molto piu'
> famosi di quanto non lo siano oggi.
Ma, secondo te, avrebbero trovato lo sponsor per divulgare la scoperta
che la GR � sbagliata?
Pensa che Antonio Codino ha dovuto accontentarsi della sponsorizzazione
di Andromeda ed.:-))
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it




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Received on Sun Apr 28 2002 - 19:07:34 CEST

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