Rino wrote:
>
> ciao a tutti
> Mi potete dare informazioni sugli elettrodotti, a che distanza si pu�
> costruire un abitazione, o meglio a che distanza si dovrebbe costruirla?
Si dovrebbe costruirla alla distanza a cui si puo' costruirla.
Per le normative, ti rimando al sito dell'IROE,
http://www.iroe.fi.cnr.it/pcemni/normeit/
Comunque piu' che di distanze occorre parlare di intensita' di campo, e
le norme internazionali comunemente accettate sono rispettate a
qualsiasi distanza da un elettrodotto (fatti salvi i rischi piu'
evidenti, folgorazione, formazione di archi, e cose simili).
Il termine "elettrosmog" e' di per se' abbastanza fuorviante, in quanto
presume che i campi elettromagnetici (nel caso specifico, quelli degli
elettrodotti) facciano male in modo comparabile allo "smog" chimico.
Dopo circa 30 anni di studi, e qualcosa come 20.000 studi, e studi
epidemiologici per decine di milioni di anno/uomo di esposizione si e'
arrivati alla conclusione che e' possibile, ma non probabile, che ci sia
una correlazione solo tra esposizione ai campi e le leucemie infantili.
Tutto il resto e' direi definitivamente escluso, inclusi effetti come
mal di testa, problemi in gravidanza, disturbi del sonno, modificazioni
della produzione di melatonina... Per le leucemie infantili resta una
possibilita' aperta, ma da un lato l'effetto e' molto piccolo, anche
fosse reale (un caso ogni 2 anni in Italia), e dall'altro la categoria
"possibile cancerogeno" e' una categoria molto prudenziale, in cui sono
inclusi il caffe' e le bistecche troppo cotte. L'IARC, l'istituto che
classifica gli agenti cancerogeni, ha classificato finora solo UN agente
nella categoria "probabilmente non cancerogeno", basta il minimo dubbio
e si finisce nel "possibile cancerogneo".
Gianni Comoretto
Campi EM e salute:
http://www.arcetri.astro.it/~comore/campiem.html
Received on Mon Apr 29 2002 - 00:28:05 CEST