Re: Principio di equivalenza

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 16 Apr 2002 20:38:17 +0200

Marco Parmigiani ha scritto:
> Scusate se riprendo l'argomento del "disco rotante" a distanza di tempo,
> ma quanto si era detto in...
> ...
> .....significa in pratica che il principio di equivalenza non e' valido per il disco rotante??
Perche' mai? Il principio di equivalenza ha validita' limitata a un
piccolo intorno di un punto dello spazio-tempo (o al piu' a un intorno
tubolare di una linea oraria).
Dice che a tutti gli effetti non puoi distinguere un'accelerazione da un
campo gravitazionale.

Se ti metti - poniamo - sul bordo del disco, sentirai una forza
centrifuga e non potrai distinguerla da una gravita' rivolta all'esterno
(esempio classico: l'astronauta che fa footing in "2001 odissea nello
spazio").

Ma per dedurre una presunta curvatura, non ti puoi limitare a un piccolo
intorno.

> ...
> ma qual e' esattamente il punto sbagliato del ragionamento?
> a) nel rif. rotante lo spazio non e' euclideo
> b) le forze apparenti sono equivalenti alla gravita'
E' il punto a).
La cosa e' piuttosto delicata (del resto, se non fosse cosi', non ci
sarebbe voluto tanto tempo per capire che Einstein aveva sbagliato ;-)
anzi, non avrebbe affatto sbagliato ;-) ).
Detto in due parole (incomprensibili, temo) non e' possibile definire
uno "spazio" nel rif. rotante, perche' non e' possibile definire
coerentemente una sincronizzazione degli orologi.
Le due cose sono legate, perche' "spazio" dovrebbe significare un
insieme di eventi presi allo stesso tempo, quello segnato da orologi in
quiete rispetto al rif. rotante. Ed e' appunto questo che non si puo'
fare.
Percio' il ragionamento della contrazione, che e' corretto localmente,
non puo' essere esteso a un'intera circonferenza.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Tue Apr 16 2002 - 20:38:17 CEST

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