Re: Valvole termoioniche

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 16 Apr 2002 20:42:07 +0200

Dottor Jekyll ha scritto:
> Mi sapreste dire dove reperire informazioni sulle valvole termoioniche. Mi
> interesserebbe una trattazione fatta veramente bene, una trattazione
> analoga, per profondita',
> a quella dei BJT, MOS ecc. che si trova oggi sui libri universitari di
> elettronica, tanto per intenderci. Sono comunque gradite segnalazioni di
> siti, libri, altro.
Non e' facile, per una ragione di principio.
A differenza dei dispositivi semiconduttori, le valvole t. non hanno una
base fisica profonda. C'e' solo un catodo caldo che emette elettroni, e
un po' di elettrodi che generano un complicato campo nello spazio tra
catodo e anodo.
Percio' una valvola puo' essere studiata solo a partire dalle sue
caratteristiche, nominali o misurate che siano.
Naturalmente puoi sempre fare l'approssimazione lineare per piccoli
segnali, studiare l'effetto di controreazioni, ecc. Questo, quanto a
principi generali, funziona allo stesso modo come per i transistor.
Quanto a libri, ci sara' molta roba e io non sono forse il piu' adatto a
indicarteli. Mi vengono in mente: il classico volume di Terman di cui
non ricordo il titolo :(, e la serie dello MIT intitolata "Principles of
radar".

> I transistor sono un'invenzione relativamente recente.
Tutto e' relativo :) Ormai sono 50 anni...
Se pensi che il primo triodo e' stato brevettato nel 1906, e la
radiodiffusione e' iniziata nel 1921, capisci che in realta' abbiamo
vissuto piu' a lungo coi transistor che con le valvole.

> Prima di cio'
> all'universita' agli studenti di fisica / ingegneria, agli esami di
> elettronica, cosa facevano studiare ? Proprio le valvole termoioniche ? Se
> si, per caso mi sapreste dare qualche indicazione sui libri di testo allora
> utilizzati ?
Valvole, certo... Pero' a fisica (di questo so bene) l'interesse era
molto ristretto: si studiava qualcosa nei corsi di laboratorio, e solo
perche' negli anni '40 si era cominciato a usare l'elettronica per la
rivelazione dei raggi cosmici.
A proposito, non so se sai che il primo circuito AND fu inventato da
Bruno Rossi, allo scopo di rivelare una coincidenza tra i segnali di due
o piu' contatori Geiger; quello che allora si chiamava un "telescopio di
contatori". Serviva a selezionare le particelle che arrivavano da una
specificata direzione.
Il circuito era composto da due triodi con catodi a massa, placche
collegate tra loro e al positivo tramite una resistenza suff. grande.
Solo quando entrambe le griglie dei due triodi andavano negative
insieme, la corrente nella resistenza si annullava, fornendo l'impulso
di coincidenza.

Su questa base, negli anni '40 prese poi sviluppo la prima elettronica
digitale, impiegata nei primi calcolatori...

Quanto a libri, oltre quelli gia' indicati, potresti cercare sotto
"elettronica", ev. "digitale".
A Roma era in uso il libro di Matt Sands (lo stesso che trovi come
coautore delle "Lezioni" di Feynman).
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Tue Apr 16 2002 - 20:42:07 CEST

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