Supponiamo di avere due sfere, di raggi diversi, cariche (con cariche q1 e
q2) conduttrici cave poste a distanza inizialmente infinita
e caratterizzate quindi ciascuna da un potenziale dato da V(r) = q/(4*pigreco*&*r),
ossia la solita formula del potenziale di una sfera, dove q � la carica totale
della sfera, ed &
� la costante dielettrica nel vuoto.
Se ora avviciniamo le sfere fino a farle toccare, esse diventano un unico
conduttore, con la propriet� quindi
di avere lo stesso potenziale su tutta la superfice delle due sfere, e con
le cariche finali q1f e q2f distribuite
rispettivamente nella sfera 1 e 2.
Quello che non riesco a capire � perch� il potenziale di ciascuna sfera si
ottiene ancora con la formula sopra, mettendo per�
q1f o q2f al posto della carica iniziale.
Infatti secondo me, in un punto della superfice di una sfera, oltre al potenziale
dato dalla sfera stessa (dato dalla formula sopra con qf)
dovrei mettere anche l'effetto del campo elettrico prodotto dalla sfera adiacente,
ovvero l'effetto del potenziale prodotto
dalla sfera 2 ad esempio, dato da V(r2) = qf2/(4*pigreco*&*r2).
Dove e perch� sbaglio?
Un grazie a chi pu� rispondermi.
Ciao
Luca.
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Received on Fri Mar 29 2002 - 18:53:33 CET