Attenzione alle dimostrazioni !
Settimo post - Aprile 2002
Se noi ci inventiamo una bugia per giustificare qualcosa
che intendiamo nascondere, troveremo sempre, con un
minimo di impegno, qualche fatto reale e concreto (e pure
delle testimonianze di comodo) capaci di rendere credibile
la nostra tesi/bugia.
Quanti innocenti, a causa di accuse infamanti, hanno scontato
pene per fatti o delitti mai commessi!!! Gli inquirenti, in tali
specifici casi, malgrado la totale infondatezza delle accuse,
hanno sempre saputo trovare prove concrete deponenti ai
danni dei malcapitati.
Analogamente, ogni possibile interpretazione della natura
avra' sempre, a suo sostegno, un piu' o meno grande numero
di possibili dimostrazioni riconoscibili valide dalla scienza,
ossia di stampo galileiano.
Con lo studio del funzionamento della "macchina universo",
in effetti, sono state prodotte (e tutt'ora ne abbiamo in cantiere)
numerose teorie ed un numero ancora piu' grande di
dimostrazioni per avvalorare tali teorie.
Proprio a causa di questa intrinseca possibilita' della natura,
affiancata da fatti in verita' piuttosto nebulosi, da circa cento
anni la fisica di base e' malauguratamente deviata da quello che
avrebbe dovuto essere il suo piu' ragionevole percorso.
Siamo andati parecchio fuori strada e lo siamo sempre piu'.
I fatti parlano chiaro: malgrado i numerosi successi tecnologici
conseguiti in vari campi, grazie anche alla meccanica quantistica,
alla relativita e quant'altro, stiamo vivendo una vera e propria
"moderna Babele".
Manca una visione d'insieme della realta', quel tipo particolare
di visione panoramica delle cose capace di armonizzare
soddisfacentemente l'intero sapere scientifico.
Il Centro Studi Fisica Riviera dei Fiori, dal canto suo, nella
speranza di poter fare qualcosa per migliorare tale confusa
situazione, non offre una teoria (che potrebbe essere fasulla)
e neppure delle dimostrazioni (che potrebbero far comodo per
avvalorare tale teoria), offre semplicemente un nuovo principio,
per mezzo del quale l'uomo che ha *sete* di *verita'* (sia pure
relativa, come relativo e' tutto il sapere umano), ragionando con
la sua testa, potra' trovare la giusta strada da seguire in direzione
di una corretta e soddisfacente comprensione delle cose.
Invitiamo pertanto tutti i frequentatori del presente NG a spendere
un po' di tempo e un po' di energie con qualche attenta riflessione
da farsi su tutti quei concetti "sottolineati" da tale nuovo principio.
Il Quarto principio della dinamica, senza rinnegare i tre principi
che lo precedono, invita a compiere una vera e propria svolta.
Imboccare la nuova strada indicata dal medesimo potra' rivelarsi
fatto foriero di sorprese.
Il concetto di unita' che oggi comunemente attribuiamo ad
un corpo, potra' e dovra' essere "trasferito", scendendo nella
scala delle grandezze, alle distinte unita' di base del medesimo,
vale a dire ai suoi veri "occupatori di spazio". Va precisato, ed
e' questo un punto estremamente importante, che la materia
possiede come principale e primaria proprieta' quella di
occupare il vero spazio vuoto ed assoluto. Tutto il resto
appartiene alla dinamica. Non a caso, quando si parla di
funzionamento della "macchina universo", si parla della sola
dinamica del medesimo, ossia della sola ed unica *realta'*
che l'uomo possa inquadrare razionalmente.
In altre parole un corpo potra' e sara' bene vederlo, in futuro,
fondamentalmente come aggregazione armonico/dinamica
di unita'.
Si tratta di una piccolissima variazione concettuale, piu' che
sufficiente, tuttavia, per far compiere al mondo intero un
importante salto di qualita'.
Poiche' un corpo e' fatto di materia, e la materia pur essendo
una realta' facilmente percepibile rimane sempre un qualcosa
di misterioso, il comune buon senso esige che tale attributo di
assolutezza (proprio del concetto di *materia*), debba essere
trasferito, per mettere ordine nella fisica di base, ai costituenti
ultimi del corpo stesso. Il citato attributo di assolutezza non e'
altro che la proprieta' dei costituenti ultimi della materia di
occupare un piccolissimo volume di spazio, relativamente
calcolabile ed inquadrabile, riferendolo alle grandezze
geometrico/euclidee del macroscopico.
Il fatto che la materia possa essere facilmente percepita, ci
induce a credere di sapere che cosa essa sia, dimenticandoci
del fatto che i nostri sensi ci ingannano regolarmente. Pure il
metodo galileiano, nonostante la sua indubbia utilita', e' *vittima*
di tale equivoco. C'e' comunque rimedio, tale problema puo'
essere brillantemente superato! In che modo? ...semplicemente
indagando sul funzionamento della "macchina universo" dopo
aver vagliato attentamente la realta' fisica, e soprattutto la
dinamica di quest'ultima, alla luce del Quarto principio.
Al fine di non accusare ingiustamente qualcuno e per non essere
fraintesi, precisiamo che una certa tesi, che solo a posteriori
potrebbe rivelarsi bugia, se bugia e', puo' essere prodotta anche
in perfetta buona fede, cio' a causa delle inevitabili difficolta' che
si incontrano nel momento in cui si va ad indagare sul
funzionamento della "macchina universo". Insomma, l'uomo,
al di la' di alcune possibili ed occasionali strumentalizzazioni
di comodo, ha sempre cercato di fare del suo meglio, tenuto
conto del fatto che la nostra difficile condizione umana non ci
ha mai permesso di disporre della bacchetta magica.
Gian Piero Godone - Centro Studi Fisica Riviera dei Fiori
http://users.masterweb.it/fisica-physics
http://users.masterweb.it/fisica-physics/quest.htm
http://groups.google.com/groups?q=CSFRF
"Le piu' grandi rivoluzioni sono quelle che avvengono nell'animo
dell'uomo, in barba ad ogni possibile strumentalizzazione
di stampo egoistico/materialistico". (GPG)
"Molti dei poteri di cui spesso si serve l'uomo, sono tanto
piu' forti e perversi, quanto piu' grande e sottile (oltre che
inconsapevole) e' l'inganno su cui si reggono". (GPG)
Received on Wed Apr 03 2002 - 03:01:04 CEST