Moderatore: mando questo messaggiocon un altro newsreader perche' non
e' comparso (magari c'era qualche problema con gli headers).
> Matematicamente ho capito i passaggi che portano a questo risultato, ma
> intuitivamente c'� qualcosa che non mi torna: se la carica �
> puntiforme, il campo diminuisce di un fattore distanza ^2 ,mentre se �
> distribuita su un piano, la distanza non conta per niente: come si spiega
> qualitativamente ci�?
Ciao,
ti dico come la ho capita io intuitivamente. Tutto dipende dal fatto
che
per una carica puntiforme il campo elettrico varia come 1/r^2 (inverso
della distanza al quadrato), che e' proprio come varia l'angolo solido
sotto il quale si vedono gli oggetti mentre si allontanano (l'angolo
solido e' definito come l'area di una pezzo di sfera che copre
esattamente l'oggetto in questione alla vista dell'osservatore diviso
la
distanza alla quale l'oggetto si trova dall'osservatore).
Ok, allora pensiamo a una carica non puntiforme ma molto piccola. Man
mano che si allontana, vedro' decrescere le sue dimensioni come 1/r^2.
Pensiamo a un piano infinito, e selezioniamo un' area finita di questo
piano; man mano che mi allontano vedro' l'area selezionata
rimpicciolirsi come 1/r^2, pero' potro' selezionarne una piu' grande
che
copra esattamente lo stesso angolo solido di quella di partenza, e
cosi'
via.
> E nella realt�, come devo considerare il campo generato da un piano che
> logicamente non � infinito(ad esempio una lasta di metallo rettangolare
> dell'ordine dei centimetri quadrati): lo devo approssimare come puntiforme o
> come distribuzione indefinita?Non c'� una via di mezzo tra le due?
Dipende dalla distanza a cui lo guardi; se sei a una distanza tale che
la lastra ti sembra molto grande (e quindi "non ne vedi i bordi") si
comporta come un piano infinito (e produce un campo pressappoco
constante); se sei a una distanza tale "da vederlo bene tutto), si
comporta come una carica puntiforme.
Se sei a una distanza intermedia devi fare dei calcoli piu' complessi
perche' nessuna delle due approssimazioni va bene. Ci sono delle
approssimazioni piu' sofisticate, oppure si deve calcolare
numericamente
l'integrale.
Ciao, Giovanni
Received on Thu Mar 28 2002 - 17:06:05 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:34 CET