"Franco" <inewd_at_hotmail.com> wrote in message
news:3C8ED7E1.52AA0CF4_at_hotmail.com...
>
>
> Luciano Buggio wrote:
> > Nessuna variazione: ritengo che anche i fotoni siano particelle, dotate
> > di massa, e se non assumi almeno provvisoriamente questo ti chiudi al
> > confronto. D'altra pare che oggi non sia pacifico che i fotoni sono
> > privi di massa, se � vero che se ne discute ancora, e che si continuano
> > a fare esperimenti per stabilire un limite inferiore alla masa del
> > fotone.
Colgo l'occasione per rettificare: evidentemente volevo dire "limite
superiore".
>
>
> Mi chiudo al confronto, ma non agli esperimenti :-). Se i fotoni hanno
> massa, e` minore di 10^-55 kg (o qualche numero del genere). Questi sono
> i numeri su cui si sta discutendo, non h f/c^2, come mi pareva avessi
> proposto tanto tempo fa.
Ti rispondo con le parole di Massimo Malgieri, che all'epoca partecip�
al dibattito.
Copio ed incollo da quel suo post in replica ad un tuo intervento:
***
Franco <inewd_at_hotmail.com> wrote in message
3B622EE0.E45D516C_at_hotmail.com... > m=hbar omega/c^2 ? Il fotone, se ha
massa, ha una massa di almeno un > 15-20 ordini di grandezza piu` basso.
Si certo , questo e' chiaro, infatti prima ho detto "ammesso e non
concesso che abbia senso"; pero' mi pare (mi pare) che l'apparato
teorico che guida gli esperimenti sulla massa del fotone sia quello
della teoria dei campi, cioe' se il portatore fosse massivo il
potenziale dovrebbe essere a raggio piu' breve, cioe' non 1/r, ma se uno
vuole riscrivere tutto da capo chiaro che di quello che predice la QFT
per un po' se ne puo infischiare. Comunque questa secondo me e' la piu'
sensata definizione di massa del fotone che possa dare uno che voglia
rifare la fisica da capo con il fotone che ha massa. Per esempio e' la
diminuzione di massa di un emettitore considerato immobile che emette un
fotone; e proprio per questo motivo in relativita' generale, almeno per
quanto riguarda l'effetto doppler gravitazionale, e' "un po' come se" il
fotone avesse quella massa gravitazionale. >
***
Senza quotare (e sorvolando sulla questione del fotometro) cerco di
rispondere, a ruota libera, a quanto dici di seguito.
Dimentica la faccenda dell'impulso m*v (v velocit� variabile nel corso
del ciclo), cosa che doveva solo servire a far vedere come sia
possibile, ragionando in termini classici, risolvere il "paradosso" del
superamento della barriera con energia apparentemente insufficiente.
Dico ora (riferendo) quanto descritto qui:
http://195.110.114.51/fisica/Fisica%20One%20Chapter%20Six.html
che una particella che procede a balzi ciloidali non viene respinta da
una barriera se il gradiente del potenziale che incontra � tale da far
fare un'oscillazione completa all'asse orientato di rotazione (che ho
identificaato nel "vettore magnetico") nel piano che lo contiene e che �
ortogonale alla superficie, oscillazione rispetto alla verticale alla
superficie stessa,e questo avviene nei tratti del percorso in cui la
velocit� � bassa, in cui cio� il detto vettore "soggiorna a lungo"
nell'alto gradiente.
Il perocorso cicloidale non si pu� spezzare a mezza via, quindi, dove la
velocit� � alta (2vmedia)come si desumerebbe dall'altro modello, ma solo
al livello dei "nodi", delle cuspidi della traiettoria fatta di archi.
Troverai nel link indicato che il vettore magnetico non al gradiente del
potenziale, ma al gradiente del gradiente, ma � sbagliato: non so cosa
avevo per la testa all'epoca; mi sono accorto proprio riflettendo
saui problemi da te posti che � sufficiente la derivata prima
(oltretutto la seconda non � una grandezza fisica). Dovr� togliere
quella parte dal mio sito, o modificarla .
Il gradiente del potenziale ce la fa a far fare l'oscillazione speculare
al vettore magnatico se � abbastanza grande e se il fotone mette il
piede giusto, cio� se va a finire a bassa velocit� nella regione di
spazio in cui il gradiente � alto. Il gradiente d� l'altezza della
barriera e la larghezza della regione di spazio in cui il gradiente del
potenziale � sufficientemente alto d� la sua larghezza.
Sono necessarie qundi due condizioni affinch� il fotone non passi mai.
1) - la barriera deve essere sufficentemente alta, capace cio� di
provocare l'oscillazione completa del vettore magnetico se il fotone ci
mette piede a bassa velocit�.
2) - la barriera deve essere larga non meno della lungheza del salto, in
modo che, comunque il fotone vi metta piede, trover� sempre il gradiente
sufficiente a provocare l'oscillazione completa del vettore.
Una barriera *pu� essere anche altissima*, ma pi� stretta della
lunghezza del salto, ed allora il fotone, a seconda di come vi mette il
piede, pu� anche farcela.
Mi fermo qui, per ora, ben sapendo di non aver risposto direttamente
alle tue domande sulla misura:
Ho voluto solo farti intendere l'ordine di idee, e farti intravveder la
risposta alla grave queastione da te posta prima che si ingterrompesse
il nostro dialogo; e quanto la cosa si acomplessa, per poter azzaardare
una risposta a certe tue domande.
Non riesco a procedere se non in questo modo.
Scusami.
Luciano Buggio
www-scuoladifisica.it
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Received on Wed Mar 13 2002 - 19:42:41 CET