Re: Parlare (comunque) in italiano
Il 31/10/2010 11:05, cometa_luminosa ha scritto:
> On Oct 30, 11:44 pm, Soviet_Mario<Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
>>
>> Penso, un tanto al chilo, che il cervello sia un po'
>> "muscolo" pure esso, e che se viene esercitato pi� duramente
>> nell'infanzia, proprio a causa della difficolt� intrinseca
>> della lingua (sia nella gestione audio ma pure in quella
>> grafica le ideografiche non scherzano affatto, tanto che ci
>> vuole molto pi� tempo per loro per padroneggiare uno o pi�
>> di quei mostruosi alfabeti ... che tra l'altro allenano pure
>> la memoria, data la numerosit� di simboli) allora poi
>> finisce per performare meglio in molti tests.
>
> Non credo che dipenda da quello. Caso mai dipende di piu' dal fatto
> che certa gente li' studia matematica o fisica invece di guardare "il
> grande fratello" in TV...
d'accordo, � un fatto incontestato che a parte l'aspetto che
citavo (e che per inciso non credo sia trascurabile), molti
asiatici abbiano una motivazione intrinseca allo studio di
granito rispetto al fancazzismo imperante nostrano.
Oltretutto la scuola in cina, salvo nelle campagne che non
so come funga, � estremamente competitiva, anche troppo, e
lo � sia per studenti che per insegnanti.
Ma per quanto lo sia troppo, lo � in modo sano.
L� l'insegnante buono � quello che fa performare bene
l'allievo in test duri e seri.
In itaglia l'insegnate bravo � quello progettuale (ossia che
fa tanti progetti, e talvolta � un imboscato, nel senso che
la vile didattica "ordinaria" � l'ultima delle sue priorit�
... ed � perfetto, perch� � anche l'ultima di chi lo
amministra e di chi lo subisce (=studenti)).
Insomma la nostra scuola, salvo casi personali e opzionali,
non � sorretta da nessuna motivazione interna, esterna, dal
basso dall'alto o dall'interno, quindi sfondi una porta
spalancata se vuoi convincere proprio ME di ci�.
Quanto al peso dei fattori, se il paragone � tra loro e
l'itaglia, non esito a darti ragione.
Eppure mi pare che questi asiatici tenaci svettino sui
colleghi anche in america (specie in matematica appunto).
Tuttavia non ho idea di come siano oggi gli US circa gli
aspetti critici dell'itaglia.
Non ho una visione chiara : da un lato l'ascensore
meritocratico in US funge(va ?) ancora, tanto da spingere la
gente a fare i debbiti (ma proprio quelli con due B !) pur
di studiare. Per� codesti debbiti li si fanno per studiare
alle scuole buone, non so se il discorso sia generalizzato.
Non ho il polso del livello dell'istruzione americana del
midwest, della deep america, della media. Ergo non esprimo
giudizi sulla vera ragione per cui gli asiatici facciano
meglio dei coetanei fuori casa.
P.S. in giappone la scuola PUBBLICA � ancora serissima e
selettiva, fortemente competitiva (anche se forse
l'insegnante � tutelato pi� che in cina, laddove se sei
scarsino, fuori, a calci). Il giappone � un paese pieno di
misteri ... ad esempio non si capisce bene come mai siano
entrati in crisi (quello si capisce) senza mai realmente
riuscire sin dai lontani primi anni novanta, forse persino
prima, ma non leggerei le quotazioni di borsa in senso
troppo letterale ... cmq un'idea la danno. Non so quale sia
il loro vero problema, oggi, di certo non gli stessi che
portarono ad implodere certe bolle speculative degli anni
delle annessioni selvagge e compere all'estero. Si son tanti
e hanno poche materie prime, ma mortacci loro,
tecnologicamente sono avanzati a livelli che manco li
concepiamo. Perch� rimangano invischiati in difficolt�
economiche non l'ho mai capito, con tutto che mi informo su
quei temi
ciao
Soviet
Received on Sun Oct 31 2010 - 16:51:05 CET
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