"gianni morando" <gianni2_at_virgilio.it> wrote in message
news:b4fe4930.0202230513.60d57b92_at_posting.google.com...
(snip)
> Nel caso di grandi distanze, ho letto su riviste qualificate, che i
> tecnici della Nasa hanno riscontrato, con i dati trasmessi dalle sonde
> spaziali, dei piccoli scostamenti dalla formula di Newton. Se non
> ricordo male si � pure tentato di dare delle correzioni alla formula
> di Newton.
> C'� qualcuno che ne sa parlare?
In effetti sono state rilevate anomalie del campo Newwtoniano a grande
distanza, per le quali, come tu dici, � stato proposto di ritoccare la
legge di Newwton, o quantomeno di "affiancare" alla nota legge un altro
campo, scalare.
Il n�206 di "l'Astronomia" (Feb.2000) riportava un articolo a firma di
Emilio Novati dal titolo "Inspiegata l'accelerazione dei Pioneer"
Copio i brani secondo me pi� significativi (tutte le evidenziazioni sono
mie)
"(...)
Una proposta originale e che sembra funzionare � stata avanzata di
recente
da due ricercatori del Service d'Astrophysuque di Saclay in Francia
(J.P.Mbelek e M.Lachi�ze-Rey, gr-qc/9910105), che ipotizzano l'esistenza
di
un nuovo campo scalare che agirebbe affiancandosi al campo gravitzionale
classico. La sua azione sarebbe la stessa su tutti i corpi, a
prescindere
dalla loro composizione, dipenderebbe solo dalla loro massa, ma si
manifesterebbe in modo ben diverso a seconda della distanza.
Nel Sistema Solare, per esempio, immaginando che l'origine di questo
campo
sia il Sole, i suoi effetti risultano trascurabili fino all'incirca alla
distanza della fascia degli Asteroidi (tra Marte e Giove), producono
un'accelerazione diretta verso il Sole da qui fino a circa 90 U.A e
tendono
poi a _scomparire di nuovo producendo oscillazioni smorzate
nell'accelerazione_
(...)
...sarebbe in accordo con quanto osservato sulle sonde Galileo ed
Ulysses..
che sembrano mostrare anch'esse un "effetto Pioneer, anche se non
confermato
con assoluta certezza.
A conclusione del loro articolo i due ricercatori aggiungono anche che,
secondo calcoli preliminari, il campo da loro ipotizzato sarebbe in
grado di
spiegare la curva di rotazione della Galassia DDO 154, una delle poche
galassie di cui si conosce con buona precisione la distribuzione di
massa,
_senza bisogno di invocare la presenza di un alone di materia oscura-.
Inoltre questo campo contribuirebbe all'energia del vuoto e quindi al
valore
della costante cosmologica; anche qui, secondo gli autori, il valore
calcolato sarebbe in buon accordo con quanto previsto dalle pi� recenti
valutazioni di tale costante.
Viene da pensare che sinstemare tante cose in un sol colpo sia _troppo
bello
per essere vero_, ed � meglio attendere prudentemente (...) I
ricercatori
del JPL (Jet Propulsion Laboratoy - l'Agenzia Ufficiale NASA) continuano
a
sostenere che l'effetto Pioneer molto probabilmente � solo un errore
sistematico di cui non si riesce a trovare la natura."
Che ne pensate?
Certo, bisogna andarci cauti, quando si tratta di ritoccare la legge di
Newton, che in astronomia impera incontrastata nonostante Einstein (che
ha
poco o nulla da dire sulle anomalie - tolta quella di Mercurio)
Ma non vi sembra che la possibilit� di una grande unificazione, come
quella
ventilata dai due ricercatori francesi, giustifichi un attimino pi� di
audacia?
La Materia Oscura non vi sembra troppo "ad hoc"? Non appare forse
Quintessenza del Terzo Millennio? Torniamo al Medioevo?
E poi, cos'� questa storia del "troppo bello per essere vero?"
Gli Scienziati pensano che la Verit� � brutta, e che la Natura non �
balla?
Ciao
Luciano Buggio.
www.scuoladifisica.it
P.S - Personalmente ho collegato l'anomalia dei Pioneer agli esperimenti
di
Eotvos.
Ci avevate mai pensto?
Quante sarebbero altrimenti queste "Quinte Forze" (contando anche quella
"detta gravitomagnetica" dell' anomalia dei sateliti circumpolari Lageos
I e II)?
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Received on Mon Feb 25 2002 - 14:33:07 CET