>Vedi, quello che non va nel tuo modo di presentare la cosa e' che scopre
>il fianco all'ovvia obiezione: e perche' non rallenta invece quello del
>gemello rimasto a terra rispetto all'altro?
>Come rispondi?
>--
>Elio
Fabri
>Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
>Sez. Astronomia e
Astrofisica
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Non so andra' bene la
mia risposta, ma io ci provo lo stesso...
Un esperimento di un paio di
anni fa e' consistito nel prendere 2 orologi al cesio e sincronizzarli. Poi
un e' rimasto a terra e l'altro e' stato portato su un aereo militare e
fatto viaggiare a non mi ricorso quante volte la velocita' del suono per un
po di tempo dopo di che e' stato riportato alla base. (Mi scuso per la mia
poca rigorosita' sulla velocita' dell'aereo). Comunque alla fine si e'
visto che effettivamente l'orologio che aveva viaggiato era effettivamente
in ritardo su quello a terra. Quindi da questo esperimento a me viene
naturale dedurre che il tempo rallenta nei sistemi che viaggiano piu'
velocemente rispetto a quelli di riferimento. E che quindi, ammesso che
potessimo trovare un sistema di riferimento che viaggia piu' lentamente
rispetto a quello nostro terrestre, nei nostri orologi il tempo scorrerebbe
piu' velocemente rispetto all'altro riferimento.
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Inviato via
http://usenet.iol.it
Received on Wed Feb 20 2002 - 14:02:32 CET