Cicloide e costante di Plank

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Fri, 15 Feb 2002 09:53:03 +0000 (UTC)

La costante di Planck � il rapporto tra Energia e frequenza della
Radiazione Elettromagnetica: se aumenta l'energia, aumenta la frequenza.
Sia allora a l'accelerazione che una forza F � in grado di indurre in un
punto materiale vista la sua massa m.
Se la forza ruota su di un piano a velocit� angolare costante (essendo
la velocit� iniziale della partcella nulla) verr� descritta una
traiettoira fatta di archi di cicloide succedentisi in una certa
direzione (ortogonale all'assetto iniziale del vettore-spinta).
L'accelerazione (tangenziale) a verr� registrata nell'istante iniziale
(ed in tutti gli istanti all'inizio di ogni periodo) per poi diminuire a
zero fino alla met� del ciclo e aumentare poi (in valore assoluto,
essendo da quel momento in poi negativa, quindi decelerazione),
specularmente, fino alla conclusione del ciclo.
Siano dati inoltre:
f = frequenza (numero di rotazioni della forza nell'unit� di tempo =
numero dei "salti cicloidali" effettuati nella stessa unit�)
v = velocit� media "utile" nella direzione complessiva dello
spostamento, data dalla media delle proiezioni del vettore velocit�
istantanea del punto sulla direzione stessa. Nel caso della REM v=c.
Si dimostra allora (anche semplicemente ricorrendo alla cinematica, cio�
allo studio del rotolamento della circonferenza sulla retta, dato che il
moto indotto dinamicamente produce per il punto lo stesso risultato
anche in termini di velocit� , e non solo di traiettoria) che:

1) a = (2pigreco)*v*f

L'accelerazione iniziale � quindi proporzionale alla frequanza secondo
la velocit� media utile moltiplicata per 2p.
Il primo termine della 1) pu� essere dimensionato come energia
ricordando la relazione lineare tra forza e accelerazione.

2) ma = F = (2p)*m*v*f

e passando all'energia in termini di lavoro che la forza � in grado di
compiere.

Si dovrebbe ricavare quindi, conoscendo m (massa del fotone), la
costante di proporzionalit�, cio� h.

Se non si conosce m (massa del fotone) la si pu� ricavare conoscendo
(empiricamente?) h: se non ho sbagliato i calcoli viene qualcosa
dell'ordine di 10^-40 grammi.

Esiste oggi un modo di dedurre teoricamente, non dico h, ma anche la
sola relazione lineare tra E e f?

Saluti.
Luciano Buggio



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Received on Fri Feb 15 2002 - 10:53:03 CET

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