Einstein e il pipistrello ( lunghetto )
Salve,
sono un vecchio chirurgo che, rompendo le scatole al figlio, ha
scoperto l'esistenza di questi gruppi di discussione. Sono alle prese
con problemi che non posso risolvere data la scarsa conoscenza della
matematica.
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Einstein e il pipistrello
Una divulgazione documentata sta mettendo in crisi il comune uomo della
strada che, compresso dal sapere degli scienziati, molti dei quali
insigniti del premio Nobel, ha perso il senso dell'orientamento perch�
gli sono stati manomessi i cardini sui quali il suo cervello funziona:
tempo e spazio come valori assoluti: gli apriori kantiani senza i quali
non si pu� nemmeno immaginare un fenomeno.
I guai cominciano quando un medico, per comprendere la marea montante
di informazioni che lo bombardano dai mass media, deve decodificare
quelle che non comprende e allora chiede lumi ai fisici e quelli, se ben
disposti, gli trasmettono quanto hanno di meglio con tutta la teoria
della relativit� esposta in modo chiaro e suffragata da prove
inoppugnabili, le formule matematiche scolpite da sempre e per sempre.
E' lo stesso che presentassero la teoria stampata in ideogrammi cinesi
con un blando invito ad imparare il cinese in tempi brevi.
Il problema appare realmente insolubile. I tentativi di comprendere le
formule matematiche ovviamente falliscono. Il solo discorso logico senza
la matematica coglie proposizioni logicamente inaccettabili e il disagio
cresce fino a diventare molto fastidioso finch� un'osservazione casuale,
per l'esattezza l'immagine di un delfino in un'insegna, fornisce di
colpo la soluzione del problema. Per una migliore comprensione del
discorso � preferibile considerare un pipistrello che utilizza lo stesso
congegno del delfino ed � meglio visibile nei suoi movimenti
nell'ambiente naturale.
Perch� un pipistrello? Perch� il pipistrello attua dalla profondit� dei
tempi la teoria della relativit� speciale e non lo sa. Sa per� quello
che non sapeva Einstein perch� quando vola a caccia degli insetti
considera tempo e spazio valori variabili e con un volo discontinuo
adegua il suo moto a quello dell'insetto che caccia e che diventa il
suo unico punto di riferimento. L'ultrasuono, che procede a velocit�
costante, gli fornisce i dati di spazio e tempo relativi. Ma quando deve
tornare alla tana sa bene come trovarla e ci torna con un volo diretto
perch� spazio e tempo ridiventano valori assoluti: lo spazio � dato dai
punti di riferimento fissi che rileva con gli ultrasuoni e il tempo �
dato dall'intervallo tra l'emissione dell'onda e il suo ritorno
all'apparato di ricezione. L'orario del rientro invece, che � cosa
diversa, � dato dalla luminosit� dell'ambiente che varia con le stagioni
e che rileva con gli occhi che sono diventati orologi sensibili alla
luce e non dal suo orologio biologico sincronizzato col tempo del suo
fuso orario. Se qualcuno non crede a questo orologio biologico cerchi di
spiegarmi come fa il gallo ad emettere il suo primo canto alle ore tre
del mattino in qualunque stagione.
Dato che il pipistrello non ci vede, il suo unico sistema di
riferimento � l'ultrasuono la cui velocit� � costante. Questo l'uomo
magari non lo sa ma i pipistrelli e i delfini lo sanno. Chi invece ci
vede ha due sistemi di riferimento, la luce e il suono. Calcola le
distanze con un sistema telemetrico dato dai due occhi convergenti o
divergenti attivati dalla luce. L'uso combinato dell'occhio e
dell'orecchio serve a distinguere se un forte rumore viene da un piccolo
oggetto vicino o da un grande oggetto lontano.
Quello che voglio dire non � molto semplice ma prover� a spiegarmi con
un esempio tratto dalla vita di tutti i giorni e che tutti conoscono: si
consideri il caso di un petardo che scoppi nella notte alla distanza di
qualche chilometro. Il bagliore e il rumore dello scoppio del petardo
sono simultanei ma giungono all'osservatore in tempi diversi dato che
diverse sono la velocit� del suono e quella della luce. Un sordo e un
cieco litigheranno a morte perch� non si metteranno mai d'accordo sul
tempo dell'evento in s�. E' per� possibile in un sistema fermo fare
combaciare i due dati con opportuni calcoli perch� tempo e velocit� del
suono e della luce sono noti e il calcolo � possibile sebbene con una
minima differenza dato che i numeri non sono sempre interi.
In un sistema in movimento tutto ci� � impossibile e per di pi� il
continuo variare dei dati di spazio e del tempo dei due messaggeri,
suono e luce, renderebbe l'impresa semplicemente folle. Il cervello ci
riesce e, se anche con una certa approssimazione, consente all'individuo
di comprendere
esattamente il fenomeno e stabilire la distanza dalla quale arrivano i
due segnali. E' per questo che la sordit� e la cecit� sono menomazioni
molto pi� severe di quanto non si pensi.
Il discorso del pipistrello � servito a farmi comprendere il
"principio" della relativit� speciale la quale necessita di un dato di
riferimento costante e deve considerare variabili gli altri. L'esempio
del petardo a comprendere la differenza che passa tra un sistema con pi�
variabili fermo e un sistema con pi� variabili in movimento .
Nello spazio il sistema � pi� semplice perch� il messaggero � uno solo,
la luce, ma resta il problema della valutazione simultanea di parecchi
corpi in movimento.
Se il sistema solare, per limitarmi solo a quello, fosse fermo, con un
po' di tempo e di pazienza si riuscirebbe a misurare tutto mantenendo
come assoluti tempo, spazio e velocit� della luce. In un sistema in
movimento le cose si complicano terribilmente. Per ricondurre le cose ad
un sistema matematico si deve scegliere un solo valore assoluto perch�
vederselo con due o tre assoluti non � possibile. Allora � una questione
di scegliere un solo assoluto che � il dato della velocit� della luce,
che � costante in tutti i sistemi che attraversa, e considerare solo la
velocit� dei corpi in movimento che confrontata con il dato della
velocit� della luce "c" consente di ricavare i dati di tempo e spazio
che invece sono realmente e continuamente variabili.
Ne � venuto fuori un formidabile sistema matematico che suscita
sgomento in un uomo che � appena capace di decodificare il quadrato di
un binomio e una sconfinata ammirazione per chi � riuscito ad erigerlo.
Per� quell'uomo sa anche bene che tempo e spazio sono assoluti ma per
necessit� di calcolo i loro dati devono essere considerati relativi
perch� variabili rispetto al dato della velocit� della luce � sta
tranquillo perch� questo non disturba il suo sistema mentale. Resta la
sconfinata ammirazione per uomini come Tolomeo che formul� un grande
sistema matematico col quale spiegava il movimento degli astri. Era per�
un'apparenza e Copernico la sostitu� con un altro sistema matematico che
per� era pi� vicino alla realt� ma prevedeva orbite circolari e Keplero
che sostitu� le orbite circolari con orbite ellittiche e Newton che
conoscendo il pensiero di Galilei estese il concetto della gravit�
terrestre al sistema solare e complet� il sistema matematico
considerando assoluti tempo e spazio pur rilevando la difficolt� del
calcolo. Galilei nel discorso cosmologico non c'entra. Comprese il
sistema copernicano e lo diffuse e intu� la legge di gravit�. Il suo
interesse preminente era centrato alla riduzione dell'esperienza ad un
sistema misurabile rispetto a dei parametri e diede inizio al concetto
della relativit�. Sentiva la necessit� di un metro universale e cerc� di
misurare la velocit� della luce ma con gli strumenti dell'epoca non gli
fu possibile.
Ultimo di questi grandissimi, Einstein, che conosceva il pensiero di
Galilei ma anche le equazioni di Maxwell, risolse le ultime difficolt�
di calcolo con un sistema matematico perfetto. Per� chi ha una certa
infarinatura di fisica sa bene che se guarda il Sole non vede il Sole ma
la luce partita otto minuti prima, se guarda la Luna vede la sua luce
partita un secondo prima ed � sicuro che gli assoluti, tempo e spazio
sui quali � impostato il cervello sono sempre validi e che la relativit�
speciale � lo strumento con cui ricavare il modello matematico pi�
perfetto del sistema solare che mente umana abbia potuto concepire ma
non � la realt�.
Il fatto tragico comincia quando si afferma che spazio e tempo sono
realmente variabili e si estende alla relativit� speciale quello che �
proprio della relativit� generale. Mi riferisco alle prove addotte: mi
pare un uso sbagliato delle prove per i seguenti motivi: la sensibilit�
della luce ai campi gravitazionali � una prova sicura e indiscutibile.
L'equivalenza tra massa ed energia � provata dalle reazioni
termonucleari. In quest'ambito deve restare il comportamento del muone
(m) e degli orologi in movimento, diversamente si attribuisce alla
velocit� quello che � dell'energia.
Quello che voglio dire � molto semplice: si consideri un gran premio
automobilistico :la velocit� dei mezzi dipende dalla potenza del
motore, dal profilo aerodinamico, dalle gomme e soprattutto dall'abilit�
del pilota. Tutte queste cose non possono essere misurate a macchina
ferma, specie l'abilit� del pilota. E' molto pi� semplice misurare la
velocit� che � la risultante di tutte queste cose. In questo caso,
essendo fisso lo spazio, varia il tempo, indice di un divenire pi� o
meno veloce. I cronometri, fermi e impassibili, misurano il tempo
assoluto valido per tutti. C'� il problema della pole-position alla
griglia di partenza. Ovviamente occupa la pole-position chi percorre il
circuito nel minor tempo. Dopo la partenza, a stretto rigor di logica,
non sarebbero necessari i cronometri perch� chi � pi� veloce arriva
primo.
Stesso discorso per il muone: la differenza di velocit� o indica che si
tratta di particella diversa, un ipotetico tachimuone, o di diverso
livello energetico del quale la velocit� � espressione visibile. Del
resto i ragazzi di via Panisperna frantumarono l'atomo con neutroni
casualmente rallentati da un secchio d'acqua lasciato nel posto
sbagliato da un'inserviente sciattona e anche qui la velocit� non
c'entra: � questione di energia.
Per gli orologi in movimento stesso discorso: un corpo per muoversi ha
bisogno di una spinta .Al di fuori di un campo gravitazionale un corpo
pu� mantenere indefinitamente una spinta iniziale ma in un campo
gravitazionale se non � continuamente fornito di una spinta un corpo
tende a cadere. L'orologio in movimento solidale con l'aereo e quello
fermo sono pertanto due macchine in diverse condizioni energetiche e
quindi non c'� una contrazione del tempo ma un diverso funzionamento
della macchina orologio. Il discorso dell'accelerazione e della
decelerazione brevi e del moto continuo lungo mi pare senza senso: un
corpo in moto ha una sua energia cinetica anche se non si manifesta nel
moto rettilineo uniforme.
Il discorso della quarta dimensione con un ipotetico spazio-tempo
plasticamente mutevole con la velocit� posso capirlo in uno spazio
ellittico per la legge di Keplero. E' un modello matematico di una
realt� esistente che vale per i sistemi planetari con moti ellittici.
Posso anche capire che tutti i sistemi planetari si muovono con moti
ellittici per questioni di gravitazione ma mi pare che non si possa
estendere allo spazio quello che � della gravitazione. Inoltre il moto
dei pianeti si svolge in una sezione di spazio delimitata dal diametro
del pianeta: che c'entra il resto? Io penso che un modello matematico ci
possa fare capire un fenomeno fisico: � uno schema mentale ma non �
reale in se stesso.
Per la mia logica � pi� sicuro e gratificante uno spazio a tre
dimensioni, un divenire retto da un principio di causalit� per cui il
divenire dell'energia deve per forza essere unidirezionale. Il tempo �
ordine e misura del divenire. Senza divenire il tempo non si manifesta.
E' ovvio che un principio di causalit� vuole conseguentemente un
determinismo. Ma Eisenberg dice di no perch� non � possibile determinare
simultaneamente due coordinate per cui si parla di caos deterministico
che � una contraddizione in termini e pu� avere un suo valore solo nella
fisica quantistica. Il tiratore non lo sa, prende la mira e spara. Sa
benissimo per� che tanto pi� vicino � il bersaglio tanto pi� facile �
centrarlo. Applica senza saperlo un principio di approssimazione che �
direttamente proporzionale alla massa del proiettile e inversamente
proporzionale alla distanza. Certo � che con masse vicino allo zero,
come nella fisica quantistica, non � possibile alcuna previsione e si �
ricorsi a metodi statistici che sono passati al macrocosmo con risultati
deliranti per cui, come mi diceva un fisico, se uno getta una pietra in
aria questa ricade a terra perch� statisticamente le probabilit� che
resti in aria sono esilissime ma certo potrebbe darsi il caso che resti
in aria. Una pietra in un campo gravitazionale!
Un discorso a s� � quello della velocit� della luce: � uno dei limiti
dell'universo. L'altro � lo zero assoluto che spero non sia
raggiungibile nonostante l'impiego di macchine sempre pi� potenti. La
temperatura massima � data dai carburanti che impieghiamo che vanno
dalla vecchia carbonella alle reazioni nucleari. Non mi sorprenderei
per� se anch'essa avesse un limite superiore teorico assoluto.
Per la velocit� invece, trattandosi di corpi mobili, occorrerebbero
motori assai pi� grandi del corpo mobile e adeguate quantit� di
carburante e non credo che si possa ottenere di pi� della seconda
velocit� cosmica. Al mio livello di conoscenza certe teorie non sono
valutabili esattamente: posso capire che energia e materia sono
quantitativamente uguali. Mi sembrano per� qualitativamente diverse. La
materia organizzata in atomi ha una qualit� che non � presente nella
fisica subatomica e cio� le valenze chimiche. Ragionando a lume di naso
dovrebbe essere una superiore e posteriore organizzazione rispetto
all'energia e una qualit� non � quantizzabile n� rilevabile dall'esame
dei singoli componenti. Mi pare perci� che la velocit� della luce sia un
limite invalicabile per l'energia mentre la seconda velocit� cosmica sia
un limite invalicabile per la materia organizzata in atomi.
Una considerazione a s� merita il concetto di onda. Mi pare che ogni
onda energetica abbia una sua propria velocit� di propagazione. Il suono
non � un'onda a s� ma la trasmissione di un'energia ad un corpo: per
l'aria ha una sua velocit�, per l'acqua una maggiore, per i solidi
un'altra ancora. Aumentando l'energia, l'onda si spinge pi� lontano ma
sempre con la stessa velocit�. Se si cerca di aumentarla variando la
velocit� della fonte sonora, varia la frequenza ma non la velocit�
(effetto Doppler). La sommatoria della velocit� pu� riguardare corpi in
movimento: le mitragliere di un supersonico sparano anche ad alta
velocit� e i proiettili sono pi� veloci dell'aereo, almeno fino ad
esaurimento della spinta, ma il suono viene emesso sempre alla stessa
velocit� dalla fonte sonora quale che sia la sua velocit�: il bang del
supersonico quando raggiunge la velocit� del suono e la oltrepassa � la
prova pi� sicura.
Ragionando per analogia fu ipotizzato un mezzo di trasmissione della
luce identificato con l'etere ma � stato sperimentalmente escluso. La
luce deve essere in s� onda e mezzo e ha una sua propria velocit� che �
la massima nell'universo.
E infine il Big-Bang che allieta le mie riflessioni: devo credere a
galassie in moto progressivamente tanto pi� accelerato quanto maggiori
sono le distanze dal nostro punto di osservazione e ci sono le prove
scientifiche che per� non dicono chi fornisce l'energia necessaria
all'accelerazione progressiva. Se il fenomeno fosse vero dovrebbe
avvenire con moto uniforme non accelerato e inoltre da un solo punto dal
quale esplode l'universo. La teoria dell'universo in espansione � basata
sull'effetto Doppler della luce che viene comparata con quella di una
sorgente, qui e ora, ipotizzando che la luce "fossile" che arriva dai
confini dell'universo attraverso un percorso al cui pensiero gira la
testa non abbia perso niente come quantit� dato che si espande in forma
sferica progressivamente allargata e sia la stessa di quella della
sorgente di confronto. Lo dicono gli scienziati basandosi su calcoli
matematici. Per fortuna non ci credo e mi sento molto meglio e penso del
tutto arbitrariamente e senza prove e calcoli matematici che estesi
campi di energia passino istantaneamente da uno stato continuo a uno
stato discreto generando la materia nel suo elemento pi� semplice,
l'atomo di idrogeno: un'implosione nucleare: l'esatto contrario della
esplosione nucleare.
Il fatto � che mi pare che Dio (termine al quale ognuno pu� dare il
significato che vuole) non ha bisogno della relativit� di Galilei o di
quella di Einstein e governa l'universo con principi assoluti: un corpo
� intrinsecamente in moto o in quiete. Due eventi sono o no simultanei.
Il discorso diventa relativo quando noi vogliamo sapere se un corpo � in
moto o in quiete o due eventi sono simultanei perch� dobbiamo usare
delle coordinate di riferimento, metri, orologi. Tuttavia coltivo
l'invincibile convincimento che Dio (stesso discorso di sopra) non ha
creato l'universo solo perch� l'uomo lo conoscesse e lo dominasse. Mi
pare che l'uomo si stia attribuendo un'importanza eccessiva ponendosi al
centro dell'universo. In quanto dotati di logica, siamo simbolicamente
fatti ad immagine e somiglianza di Dio (stesso discorso di sopra) ma mi
pare che ci sia una notevole differenza fra immagine e somiglianza e
identit�. Dal punto di vista tassonomico l'uomo, almeno io, � un
vertebrato, mammifero placentato, primate, homo, sapiens. In termini
poveri, un'evolutissima scimmia.
Questo naturalmente in termini parlati dall'uomo di oggi e
comprensibili dall'uomo di oggi che ordinariamente comprendono poco i
linguaggi matematici e fisici ma sanno che non tutta la fisica pu�
essere ridotta a matematica e non tutta la matematica ha un riscontro
nella fisica perch� si arriverebbe ad assurdi fantascientifici come le
geometrie non euclidee, la quarta dimensione, l'annichilazione data
dallo scontro materia-antimateria che dovrebbe essere il carburante del
futuro, astronavi che raggiungono la velocit� della luce dirette verso
galassie distanti trecento anni luce, con tutti i relativi calcoli, o il
gemello che si allontana dalla Terra su un'astronave a velocit� prossima
a quella della luce e tornando sulla Terra trova il gemello rimasto
molto pi� invecchiato e si � esattamente calcolato di quanto, riducendo
anche il fenomeno vita ad una formula matematica. E questo non in un
libro di fantascienza ma in un moderno trattato di fisica.
Come medico non conosco la fisica o la matematica ma conosco l'uomo:
qui siamo di fronte ad un delirio di incalcolabile portata. Per chi non
lo sapesse, un delirio � una costruzione logicamente coerente su un
presupposto sbagliato e il presupposto sbagliato � fondato su un
assurdo: si � confuso il dato matematico "c" che � e resta un dato
matematico con un'entit� fisica che � la luce che � stata considerata
un'entit� metafisica al di fuori di ogni regola dell'universo. E'
un'entit� fisica come una pietra e come tale deve essere considerata.
Una pietra lanciata nello spazio pu� mantenere indefinitamente la sua
energia perch� non si modifica nonostante il procedere nello spazio e lo
scorrere del tempo. Un'onda luminosa invece si espande sfericamente man
mano che procede nello spazio con una diluizione progressiva e tanto
maggiore � la distanza, tanto maggiore � la diluizione. E' al tempo
stesso onda e "materia" e come tale sensibile ai campi gravitazionali.
Come onda potr� mantenere indefinitamente la sua velocit� ma come
"materia" � fatale che si indebolisca progressivamente con spostamento
verso il rosso del suo spettro. Questo tipo di spostamento verso il
rosso non � effetto Doppler. Chiamatelo come volete ma non � dovuto alle
fonti luminose in allontanamento.
Altro formidabile equivoco � nel concetto del tempo: un conto � il
tempo dell'evento in s� che � un valore assoluto perch� l'evento � gi�
avvenuto e un conto � il tempo che impiega il messaggero dell'evento a
raggiungere l'osservatore perch� � un evento che sta avvenendo. Solo
questo tempo pu� essere modificato dal movimento dell'osservatore � sar�
abbreviato se l'osservatore si muove verso il luogo dell'evento e sar�
allungato se l'osservatore si muove in allontanamento e sar� relativo
alla velocit� e alla direzione dell'osservatore rispetto a quella del
messaggero chiunque esso sia. Non potendo misurare questo tempo
relativo, si pu� ricorrere ad un semplice artifizio: basta misurare la
velocit� della luce solare relativa al nostro moto all'alba e al
tramonto, cio� nelle due opposte situazioni della rotazione terrestre,
una in avvicinamento e una in allontanamento e in due punti diversi
della nostra ellissi: uno quando ci dirigiamo verso l'afelio e uno in
posizione simmetrica quando ce ne allontaniamo contando sulla somma
delle velocit� di rotazione e di rivoluzione.
Non dovrebbe essere difficile e si potrebbero utilizzare gli apparati
esistenti utilizzando un sistema di specchi e opportuni otturatori per
ridurre il lampo di luce solare alla durata voluta. Ad ulteriore riprova
e in modo pi� semplice si potrebbe proiettare un lampo di luce solare di
durata nota messo a fuoco su una pellicola fotografica in rapido
movimento su un cilindro rotante a velocit� nota e determinare la
lunghezza della striscia di luce solare nelle due opposte situazioni del
nostro movimento da e verso il Sole. Le determinazioni dovrebbero dare
valori differenti esattamente calcolabili in anticipo e non riferibili
alle illogiche contrazioni lorentziane e valori differenti dovrebbero
dare le rilevazioni all'equatore e al polo per le differenti velocit�
angolari, massima all'equatore e nulla al polo. La luce non pu� fare
eccezione in quanto entit� fisica se no si entra in un concetto assurdo
anche se matematicamente inconfutabile. Ci� � contro la logica. Nel
linguaggio comune si confonde " assurdo" che � contro la logica con "
paradosso" che � contro il senso comune. I cosiddetti paradossi di
Zenone sono in realt� assurdi che non possono essere dimostrati falsi
sul piano matematico. Il problema � di Achille che se attribuisce valore
reale alla matematica � costretto a rallentare la velocit� fino a
tendere a zero e non raggiunger� la tartaruga. Ma siccome Achille non
conosce la matematica muove i suoi piedi veloci e raggiunge e supera la
tartaruga partita un mese prima.
Questo almeno entro i limiti della seconda velocit� cosmica perch� tutto
ci� che si pu� ricavare dalla fisica quantistica non � estensibile n�
all'energia con le sue leggi n� alla materia organizzata in atomi con le
sue leggi. Siamo in terra di nessuno e senza leggi perch� � una fulminea
e polimorfa fase di transizione tra energia e materia o, meglio, tra
materia ed energia con un divenire concettualmente invertito anche se,
nei fatti, si � riusciti a passare dalla materia all'energia lungo la
freccia del tempo che va da un prima a un dopo. I dati che si ricavano
possono avere tutta la coerenza matematica che vogliono ma non hanno
alcun valore nella realt�.
Mentirei se affermassi di avere esattamente compreso la teoria della
relativit� di Einstein per� so per certo che Einstein diceva che se la
sua teoria si rivelasse falsa in un solo punto va interamente
abbandonata. E' falsa in un punto perch� si � esteso ad un entit�
fisica, che � la luce, il comportamento immutabile ed eterno di un dato
matematico che � la c delle equazioni di Maxwell. Chi all'epoca si
oppose rilevando l'illogicit� del discorso fu schiacciato dal terribile
peso delle dimostrazioni matematiche.
Allora conviene attenersi ai ragionamenti di mio nonno che non aveva
tempo per aspettare la moglie che voleva vedere sfilare la processione
del Santo Patrono stando ferma in un posto. Il mite ometto risaliva la
processione, la vedeva tutta in un suo tempo molto minore che misurava
col suo cipollone ma il tempo dell'orologio del campanile non se ne
accorgeva e non se ne accorgeva nemmeno la processione che continuava
per i fatti suoi lenta e solenne. La nonna rientrava pi� tardi perch�
stava ferma a vedersi passare davanti la stessa processione e tutti e
due aspettavano le figlie che seguivano la processione e rientravano
dopo che lo scampanio annunciava il rientro del fercolo e la fine della
stessa processione. Povero contadino, non sapeva niente di scienza n�
poteva immaginare che il mondo e la storia dell'uomo potessero cambiare
non per previsioni e calcoli matematici ma per un banale secchio d'acqua
lasciato fuori posto in via Panisperna, a Roma.
Received on Tue Feb 05 2002 - 02:53:25 CET
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