Re: Come ha fatto Galileo?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 15 Jan 2022 17:42:31 +0100

Angelo M. ha scritto:
> Lettera a Francesco Ingoli
> ...
Potresti trovare la data di questa lettera?

La ragione per cui lo chiedo è che vedo una contraddizione con quanto
G. dice nei "Massimi Sistemi".
L'argomento è discusso alle pag. 170 e seguenti dell'Ed.Naz.
Lì si legge che Salviati fa dichiarare a Simplicio che il sasso
resterà indietro se cade mentre la nave va.
Poi porta Simplicio ad ammettere che lui non ha mai fatto la prova, ma
ha solo letto altri autori che crede abbiano fatto quella prova.
Salviati si dichiara sicuro che invece il sasso cadrà al piede
dell'albero, pur non avendo neanche lui fatto la prova.
Ecco le parole precise:

"Salviati. Io senza esperienza sono sicuro che l'effetto seguirà come
vi dico, perché così è necessario che segua; [...]"

Invece nella lettera a Ingoli che hai citato G. afferma di aver fatto
la suddetta prova, e questo si potrebbe conciliare solo se la lettera
fosse successiva ai "Massimi Sistemi".

Per JTS.
Ho un argomento più forte per non consigliare questo brano come
risposta alla domanda del tuo studente.
Non ho ristudiato tutto il discorso, che è bello lungo, ma ho il netto
ricordo che in quel brano G. non abbia una posizione logicamente
chiara.
Qui si stanno discutendo insieme due importanti leggi fisiche: una è
il pr. d'inerzia, e l'altra il pr. di relatività.

Mi spiego meglio. Come si spiega che il sasso cade al piede
dell'albero anche quando la nave cammina?.
Ci sono due spiegazioni:

1) Il pr. di relatività. Che la nave stia ferma o cammini, non fa
differenza circa i fenomeni che avvengono a bordo (una volta che si
possa trascurare l'azione di enti estermi, come il vento).
Se si ammette questo, ne segue che il moto del sasso visto dalla
terraferma sarà la composizione del moto orizzontale della nave e
della caduta verticale del sasso nel rif. della nave, col risultato di
una traiettoria parabolica.
Quindi l'esper. della nave serve a giustificare la legge del moto dei
gravi lanciati con velocità iniziale non nulla.

2) Il pr. d'inerzia. Se il sasso lasciato dalla coffa dell'albero
conserva per inerzia il moto orizzontale che aveva nella mano del
marinaio, allora non meraviglia che continui ad accompagnare in
orizzontale il moto della nave, e *quindi* cada al piede dell'albero.
Da questo punto di vista il pr. di relatività viene *giustificato* dal
fatto che nel rif. terrestre il moto del sasso è parabolico,
composizione del moto uniforme orizzontale, che si mantiene per
inerzia, e da quello di caduta unif. accelerato.

Quello che ricordo nettamente (ma non ho verificato ora) è che nel
discorso G. oscilla tra le due posizioni, per cui non si capisce se
giustifica il pr. d'inerzia in base al pr. di relatività o viceversa.

Va da sé che se le cose stanno così non puoi usare l'esperimento della
nave come risposta al tuo studente: la cosa appare più complicata
nella mente di G., che sta *costruendo* da zero le basi della
dinamica.

Si dovrebbe in realtà spiegare al tuo studente che la risposta è
impossibile: il processo creativo di uno scienziato non è conoscibile.
Lo scienziato, Galileo come ogni altro, non descrive *mai* quel
processo, anche perché spesso non ne è consapevole. Nei libri troverai
il risultato e spesso qualche ricostruzione a posteriori dei passi che
ce lo hanno portato.
Temo però che il tutto sia troppo intricato per ragazzi liceali,
presumo di terza o al più quarta.

Per fortuna subito dopo il discorso della nave G. affronta la
questione dell'inerzia in modo più diretto, facendo scoprire la legge
a Simplicio con tecnica maieutica.
Non vorrei ora farla troppo lunga, come sarebbe ncessario per spiegare
il ragionamento.
Ti consiglio di cercarlo: siamo a pag. 171 circa, dove Salviati comincia:
"Salviati. Io non desidero che voi diciate o rispondiate [...]"

Possiamo considerare conclusa la scoperta della legge d'inerzia tre
pagine dopo, quando Simplicio chiude il discorso:
"Simplicio. Perché l'inclinazion de' corpi gravi è di muoversi verso il
centro della terra [...]"

Nota finale: immagino saprai che il libro è disponibile, come tutte le
opere di Galileo, nel sito di liberliber.
-- 
Elio Fabri
Received on Sat Jan 15 2022 - 17:42:31 CET

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