Re: Come sospendere un oggetto tramite due magneti?
[Zio!:]
>Avevo pensato a due coppie di magneti cono-controcono in modo da realizzare
>sia un vincolo assiale che radiale.
>Che ne pensate?
Che Earnshaw, quello dell'omonimo teorema, non scommetterebbe
troppo sul suo funzionamento, purtroppo. In particolare, se i
magneti sono sagomati in modo da produrre un vincolo assiale,
non ne producono uno radiale e viceversa. In generale, il
problema delle configurazioni come quella che hai disegnato,
basate sulla repulsione, e` l'assunto implicito che la
repulsione garantisca stabilita`. Non e` cosi'. La stabilita`
esiste se, all'avvicinarsi delle parti che si respingono, la
forza di repulsione aumenta. Non sempre e` cosi'. Per
esempio, se abbiamo due magneti vincolati a non ruotare e a
muoversi solo lungo l'asse verticale:
N
|
S
S
|
N
questa e` una repulsione stabile: avvicinandoli la repulsione
aumenta. Cosi' invece:
N
|
S
S
|
N
(spero che la spaziatura sia venuta decente, volevo che
l'angolo tra i due S fosse circa sotto i 45 gradi)) non e` stabile.
Avvicinandoli in verticale la repulsione, o meglio la sua
componente verticale, diminuisce. Addirittura a un certo
punto la forza diventa attrattiva. Se sotto ne mettiamo due:
N
|
S
S S
| |
N N
il magnete superiore non scivolera` di lato, ma tendera` a
schizzare in alto o a cadere. Se invece avviciniamo i magneti
alla base:
N
|
S
S S
| |
N N
la repulsione verticale diviene stabile, ma non lo e` piu'
quella orizzontale; i due magneti inferiori sono cosi' vicini
che i loro campi si "fondono", formando un'unica collina di
potenziale simile a quella tipica di un magnete singolo, e il
magnete superiore casca di lato. Tutto questo sempre
supponendo che il magnete superiore sia vincolato a non
capovolgersi, il che e`�un problema a parte (risolvibile).
La configurazione a cono che hai proposto mi sembra simile.
Lo so che e`�poco intuitivo che dei magneti messi in
configurazione repulsiva possano addirittura tendere a
toccarsi, eppure...
In verita` il moto rotatorio dell'albero apre qualche
possibilita` di levitazione stabile, come insegnano il
Levitron e il mappamondo citato da Nettuno, ma immagino che
l'attrito ridotto debba servire proprio a mettere in moto
l'albero con una coppia minima, piu' che a farlo muovere a
velocita` vertiginosa quando la coppia e` gia` in grado di
farlo muovere comunque.
Alternativamente ci sarebbe il diamagnetismo, ma dubito che
produca una forza abbastanza forte da reggere a un colpo di
vento (o anche a una lieve brezza, se e` per quello).
>Con la velocita' di rotazione dell'albero nascono delle correnti parassite
>??
Dipende, in generale puo` succedere. Quando e`�un problema si
usano magneti ceramici, che non sono conduttori (e si evitano
parti metalliche intorno, ovviamente).
Ciao
Paolo Russo
Received on Wed Jan 30 2002 - 23:06:21 CET
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